Alluvione, "il partito che uccide". La gravissima accusa del Fatto a Stefano Bonaccini

Alluvione, "il partito che uccide". La gravissima accusa del Fatto a Stefano Bonaccini

Estratto da LiberoQuotidiano 18 maggio 2023

Proseguono da quarantott’ore le operazioni di soccorso per l’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna e le Marche, con le maggiori criticità tra le province Forlì Cesena e Ravenna. Duemila gli interventi svolti nelle due regioni, dove sono più di 900 i vigili del fuoco al lavoro con più di 300 mezzi. Ma l’emergenza maltempo sta scatenando le polemiche. Il governatore Stefano Bonaccinidice che “adesso dobbiamo reagire e ripartire e quindi servirà un lavoro immane: ci sono centinaia di strade da ripristinare, c’è da ricompensare dei danni le imprese, le famiglie e i cittadini colpiti e poi ripartire con le attività e con la messa a punto del territorio”. E attacca: “L’Italia è un Paese che nel dopoguerra ha investito molto poco sulla prevenzione e molto spesso è intervenuta solo in emergenza. Dobbiamo recuperare un ritardo storico”.

Eppure l’Emilia Romagna è sempre stata governata dal centrosinistra che evidentemente non ha messo in sicurezza il suo territorio. Il Fatto quotidiano titola in prima pagina: “Il Partito del Cemento uccide – Leggi su clima e suolo ferme. Regione col record di impermeabilità”. Quindi nell’articolo a pagina 2 si legge che l’Emilia Romagna è “la quarta regione italiana a più alto consumo di suolo, oltre il 9%, con punte dell’11% nelle province di Modena e Reggio Emilia e 10% a Forlì-Cesena, la zona più colpita. E la tendenza negli ultimi anni è nettamente peggiorata: l’Emilia-Romagna – secondo i dati di Legambiente – è terza sia per incremento di suolo consumato nel periodo 2020-2021 (658 ettari) sia in totale di suolo consumato nel 2021 (oltre 200 mila ettari)”.

Di più: “Nella classifica nazionale dei comuni peggiori troviamo Ravenna (capoluogo di una delle province più colpite) seconda solo a Roma per incremento consumo di suolo nel periodo 2020-2021, con 68,66 ettari di incremento nell’ultimo anno. Nella classifica regionale invece, dietro Ravenna troviamo Reggio nell’Emilia (35,44 ettari) e Ostellato, ancora nel ferrarese (30,26 ettari)”.

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