Fonte:LiberoQuotidiano 30 luglio 2021

La riforma della giustizia mina la stabilità del governo. I Cinque Stelle, braccio armato della casta dei magistrati, hanno minacciato sfracelli se Draghi non avesse annacquato le nuove norme pensate per avvicinare il nostro sistema giudiziario a standard di dignità degni di un Paese civile. Alla fine il premier ha concesso un ritocco poco più che formale ma l’impianto di fatto cancella la riforma manettara introdotta dal ministro Bonafede e dal precedente governo Conte.

Non è possibile – dicono i grillini – accorciare i tempi dei processi con l’attuale organico dei magistrati e se si accorciano i tempi della prescrizione migliaia di delinquenti la faranno franca. Tutte frottole. La realtà è che i magistrati vogliono continuare a fare gli affari loro, tenersi privilegi e non dover rendere conto a nessuno delle loro lentezze e incapacità. Per dimostrare che non stiamo sostenendo tesi assurde oggi raccontiamo una storia che ha dell’incredibile e che provameglio di qualsiasi discorso lo stato (pietoso) della nostra magistratura. A un cittadino che chiedeva conto di come mai l’udienza del suo processo civile fissata per il 20 agosto fosse slittata a ottobre, il giudice della prima sezione del tribunale di Varese, Arianna Carimati, ha risposto con una ordinanza nella quale si sostiene che “il periodo di ferie dei giudici deve essere del tutto effettivo ed assicurare il pieno recupero delle energie psicofisiche per cui va assicurato un congruo periodo di avvicinamento alle ferie… ed un periodo analogo al rientro” ad attività non impegnative o stressanti. Traduco.

Per i magistrati, anche quelli giovani come la dottoressa Carimati, trenta giorni di riposo in agosto non bastano, ci vuole un periodo di preparazione alle ferie e uno di riadattamento al lavoro settembrino durante il quale non celebrare udienze per evitare affaticamenti. Che è un po’ come se un operaio alla catena di montaggio non montasse di turno nelle settimane precedenti e successive le sue ferie, come se un poliziotto nello stesso periodo si rifiutasse di scendere in strada, un giornalista di scrivere articoli. La verità è che la giustizia è lenta perché i magistrati sono fannulloni per legge e privilegiati per casta, esattamente come i loro sponsor politici Cinque Stelle. Altro che fare barricate, andate a lavorare e se avete arretrati accorciate le vacanze come fanno tutti i professionisti responsabili.

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