Fonte:liberoquotidiano 22 febbraio 2021

Non è l’Arena su La7 si parla di vaccino contro il coronavirus. Ospite nella puntata del 21 febbraio un mediatore della regione Veneto che sceglie l’anonimato. Al centro il caso delle dosi offerte ad alcune Regioni e che hanno fatto scattare due inchieste, una a Roma e una a Perugia, in merito al mercato parallelo dei vaccini. “Quando mi vengono chiesti i prodotti – spiega di fronte a Massimo Giletti e dando le spalle alle telecamere – io li vado a cercare”. L’uomo parla di fornitori all’estero che dispongono di grandi quantità di vaccino Pfizer da piazzare con canali diversi da quelli dei contratti ufficiali come quelli dell’Unione europea. “Sì, ma lei deve parlare con Domenico Arcuri prima di fare tutto questo”, lo incalza il conduttore di La7. “Io sono stato contattato dalle regioni. Si tratta – mette le mani avanti – di una normale situazione di mercato, non un mercato nero“.

Eppure quella ai vaccini è una corsa che deve passare per forza dagli Stati, ognuno con il suo piano vaccinale. “Non stiamo parlando del Viagra, ma di vaccini”, tuona spazientito Pierpaolo Sileri, anche lui ospite in studio. Il tema però riscalda gli animi. A quel punto interviene telefonicamente il sondaggista Luigi Crespi che ha fatto accendere i riflettori sulla vicenda dopo aver registrato una riunione con il mediatore, poi mandata in onda su Piazzapulita. È a quel punto che volano parole grosse. Crespi infatti accusa il mediatore di avergli proposto “camion di vaccini in casa”, che “aveva le fiale in frigo”. Ma l’uomo non ci sta e precisa che quelle diffuse in tv sono conversazioni estrapolate e strumentalizzate.

“Lei vuole rivendere a 12,5o euro quello che L’Europa ha pagato 12 euro – si mette in mezzo anche il giornalista Luca Telese -. Non sono solo cinquanta centesimi, lei fa la borsa nera come in tempo di guerra”. A quel punto prende la parola la casa farmaceutica Pfizer attraverso una nota: “Non stiamo vendendo le fiale nel mercato privato”. Immediato allora il duro commento di Giletti che sbotta: “Quello che dice non esiste”. A dire l’ultima è l’interlocutore della regione di Luca Zaia che conclude: “Io posso portare 3 milioni di fiale”.

Riflessioni sull’articolo

Un confessione scioccante incredibile mi lascia senza parole, questo rende l’ideale di quanto sia eccellente la struttura commissariale e come riesce a reperire vaccini in tutto il mondo, ovviamente la mia e ironia, detto questo a me più che altro quello delle Regioni sembra essere una provocazione, per dire caro commissario sveglia che i vaccini in giro per il mondo ci sono, commissario svegliati e primavera

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