Fonte:Iltempo 23 febbraio 2021

Moni Ovadia, artista ebreo e di sinistra, riconosce il valore della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Che si commuove e commenta anche su Facebook. ”Io come visione del mondo sono dalla parte opposta rispetto a Fdi – ha detto Ovadia – ma non posso non riconoscere che Giorgia Meloni è un leader di altissimo livello, che sa argomentare e che ha una sua visione, anche se puoi non condividerla. Penso la stessa cosa anche di Nicola Fratoianni. Detesto la faziosità e riconosco i valori anche di chi non sta dalla mia parte”. L’attore prosegue poi parlando anche di Draghi “Con tutto il rispetto per Draghi e la sua competenza – prosegue Ovadia – a me questo Governo non piace neanche un po’. Io detesto tutte le forme di conformismo, Draghi è arrivato perché c’era una paura fottuta ad amministrare il Recovery Fund. La politica è morta ormai, gli unici gesti politici sono stati quelli di Fratoianni e della Meloni”.

E la Meloni non poteva restare insensibile a queste parole. “Ringrazio Moni Ovadia per le belle parole nei miei confronti e per l’onestà intellettuale che lo contraddistingue –  ha detto la leader di Fratelli d’Italia – Voler riconoscere il valore di chi non la pensa come noi è una qualità che appartiene a pochi”.

Poi Ovadia spara a zero anche sul Pd: “I partiti ormai sono diventati imprenditori di loro stessi – prosegue – Il Pd è un partito di centrodestra perché un partito che ha dato la segreteria a Renzi può essere di sinistra? Il compito che si è dato Renzi è stato quello di distruggere la sinistra. Se un partito che in parte viene dal partito comunista ha messo “un Renzi” vuol dire che quel partito con la sinistra non ha più niente a che vedere!”.

Riflessioni sull’articolo

Questa e la grande onestà intellettuale, anche se non si condividono ideologie e visioni, si riconoscere la capacità dell’avversario, e si rispetta, un ideale un principio un idea magari non si condivide ma va sempre comunque rispettata, spesso si dimentica in Italia che un avversario politico non è un nemico da insultare oltraggiare ma un avversario da rispettare sempre e comunque. Questa è una lezione che alcuni professoroni di sinistra dovrebbero imparare

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