Guido Crosetto: «Meloni con Letta? Lei ha già detto no, ma la sinistra fa di tutto per mantenere il potere»

Guido Crosetto la sinistra fa di tutto per mantenere il potere

Guido Crosetto la sinistra fa di tutto per mantenere il potere

 

Fonte:Secoloditalia 26 maggio 2022 di Federica Parbuoni

«L’obiettivo è governare sempre e comunque». Guido Crosetto ha le idee molto chiare su cosa ci sia dietro alle spinte di certi ambienti che vorrebbero delle nozze politiche tra Giorgia Meloni ed Enrico Letta, magari «in nome dell’Ucraina», come si leggeva sul Corriere della Sera. Un “trappolone” già smascherato e rispedito al mittente dalla leader di FdI, che «conosce benissimo la “procedura” con cui la sinistra governa questo Paese ininterrottamente da decenni: la demonizzazione dell’avversario che passa – ricorda Crosetto – attraverso alcuni momenti in cui se ne parla bene. In modo tale da farlo precipitare da più in alto».

Crosetto ex politico

«La sinistra è straordinariamente brava a infangare»

«La sinistra è campione del mondo in questo: vincere non perché propone qualcosa di buono, ma perché è straordinariamente brava ad infangare», ha sottolineato Crosetto, in un’intervista su Libero. Il co-fondatore di FdI, quindi, ha portato l’esempio attualissimo del candidato sindaco di Palermo Roberto Lagalla, accreditato nei sondaggi per una possibile vittoria al primo turno e finito al centro di un feroce linciaggio mediatico. Un “sistema” nel quale ambienti della sinistra e apparati si saldano, ora incensando ora demonizzando a seconda delle convenienze, ma sempre con lo stesso obiettivo: mantenere il potere.

Meloni Letta

«L’obiettivo è governare sempre e comunque»

Dunque, quando «l’establishment ti accarezza…», è stato l’input di Antonio Rapisarda, che firma l’intervista, «…non vuole solo l’anima. Vuole governare. L’obiettivo è governare sempre e comunque», ha proseguito Crosetto. «Il deep state italiano è sostanzialmente accasato nel Pd e l’obiettivo è l’autotutela. Ed è questo – ha sottolineato l’imprenditore – che ha bloccato lo sviluppo del Paese: il fatto che la politica negli ultimi anni abbia avuto come scopo quello di tutelare la classe dirigente pseudo-partitica e non pensare a risollevare l’Italia».

Guido Crosetto pende in braccio la Meloni

La necessità di rispettare all’avversario politico

E così non resta che sperare nel fatto che Letta mantenga la parola data rispetto al fatto che tornerà al governo solo in caso di vittoria. «Ciò detto – ha poi chiarito Crosetto – mi auguro che i rapporti fra i segretari diventino tutti come quelli fra Meloni e Letta. Rapporti dove l’avversario politico è una persona che si rispetta perché ha la mia stessa visione dell’importanza della politica come servizio. Seppure con idee diverse. Noi dobbiamo ripristinare lo spirito per cui Berlinguer, i Dc, i socialisti e anche Almirante, si parlavano e si rispettavano».

La criminalizzazione e il rischio di «perdere l’anima»

Un auspicio nel quale, però, lo stesso Crosetto non sembra credere poi troppo. «La Meloni probabilmente, quando si avvicineranno le elezioni, tornerà “fascista”: faranno vedere che c’è quello che ha alzato il braccio e che dunque è un pericolo perla democrazia, per la libertà e anche per la sua vicina di casa», ha pronosticato, ricordando che già in passato coloro che hanno accettato certe blandizie hanno finito per «perdere l’anima», mentre «FdI ha detto no ad alleanze insostenibili».

Centrodestra unito

Crosetto: «Nel centrodestra il problema non è Meloni»

Resta il problema che «poi il centrodestra ci mette del suo». «Il centrodestra non esiste oggi non perché sia bravo il Pd, ma perché ci sono delle fratture che diventano ogni giorno più grandi: si nota con l’attività quotidiana, come una parte del centrodestra preferisce il Pd tradendo ideali e programmi. Tutto ciò pur di non far crescere un’altra parte del centrodestra. Una follia», ha chiosato Crosetto, per il quale il tema del rischio di autodistruzione del centrodestra investe Silvio Berlusconi e Matteo Salvini. «Il problema, in questo momento, non riguarda Giorgia, ma i due uomini al comando degli altri partiti del centrodestra. Sembrano orientati più a traghettare se stessi verso la possibilità di non perdere un ruolo di governo che a costruire un governo che porti avanti un programma diverso. L’assuefazione da maggioranza è una malattia gravissima dei sistemi democratici. Io – ha concluso – mi auguro che guariscano prima delle prossime elezioni».

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