Fonte:iltempo 03 febbraio 2021

È fuori di sé Danilo Toninelli, ex ministro dei Trasporti e big del Movimento 5 Stelle. Il grillino ha fatto di tutto pur di scongiurare la crisi di governo, e ora per colpa di Matteo Renzi arriva il salvatore della patria Mario Draghi, chiamato dal presidente Mattarella.

In un clamoroso post pubblicato su Facebook dopo l’annuncio del capo dello Stato che ha messo la parola fine all’era di Giuseppe Conte, Toninelli arriva a dire che, sì, pur di dare una mano, abbiamo perfino lavorato. E quindi no a un governo di Super Mario.

“Non ci vengano a chiedere di votare Mario Draghi. Abbiamo fatto di tutto. Perfino annientarci negli uffici a lavorare pur di dare una mano a chi ne aveva bisogno. Questo per noi è stato governare l’Italia”, ha scritto l’ex ministro sull’onda emotiva del disastro del tavolo di maggioranza che avrebbe dovuto ricomporre i cocci del governo sotto l’esplorazione di Roberto FIco.

“Lo abbiamo fatto avendo contro tutto il sistema organizzato di potere. Lo abbiamo fatto pur sapendo che stavamo perdendo consenso. Orgogliosi del fatto che per noi gli italiani erano prima di tutto persone, non solo elettori. E anche questa volta rimarremo seri e responsabili. Ma non ci vengano a chiedere di votare Mario Draghi”, ribadisce il grillino.

“Noi siamo un MoVimento fatto di cittadini volenterosi e onesti entrati nelle istituzioni per far sentire la voce della gente dentro i palazzi del potere. Non siamo l’establishment e non possiamo votare per l’establishment – sostiene dopo 72 ore in cui si è parlato, di fatto, quasi eslusivamente di posti di potere – Meglio andare al voto o stare all’opposizione per bloccare ogni porcheria eventuale a danno della gente. Per me è così e penso lo sarà per tutta la famiglia del Movimento. Ci riuniremo e decideremo. Tutti assieme”, ha scritto affidando i saluti a un post scriptum: ” PS: Grazie di cuore a Giuseppe Conte per quello che ha fatto e per quello che ha sopportato, a partire dai due omonimi flagelli che di diverso hanno solo il partito di appartenenza”.

Riflessioni sull’articolo

Udite avete lavorato? Su questo non c’è dubbio, ma nulla toglie che avete lavorato tanto e male, e con l’aggravante di non riconoscere mai i vostri grossolani errori, attaccando chi ve li sottolineava, e vero all’inizio eravate espressione del popolo, rappresentavate il popolo, adesso rappresentate solo l’attaccamento alle vostre poltrone dimenticando totalmente chi vi ha dato la possibilità di sedersi sopra le poltrone, il popolo..