La Meloni conquista gli operai di Mirafiori

La Meloni conquista gli operai di Mirafiori

 

Fonte:Secoloditalia 26 agosto 2022 di Federica Argento

“«Sai perché voterò la Meloni? Perché ci manda tutti a casa con 41 anni di marchette». «Sei matto? Sei diventato fascista?». «Macché fascista. Io la volta scorsa ho votato 5 stelle». «Ho cominciato a lavorare a vent’ anni. Oggi sarei in pensione già da due. Sai di chi è la colpa? Della Fornero. Che ci costringe ad andare in pensione con 42 anni di contributi e 67 di età. La Fornero mi ha tolto sette anni di pensione e mi ha regalato altri sette anni di lavoro in linea. Perché io dovrei votare quelli lì?» . «Infatti Salvini non è credibile. Meglio la Meloni. Lei promette quota 41, il Pd dice che non cambierà la legge Fornero. Secondo te chi dovrei scegliere?». No, non siamo davanti un sezione di un partito di centrodestra né in una roccaforte meloniana. Siamo alla porta 2 di Mirafiori, tra gli operai intevistati in un interessante reportage sulla Stampa. Gli operai hanno virato a destra, una cambio di passo non indifferente.

Operai Mirafiori

Gli operai scelgono la Meloni: il reportage da Mirafiori della Stampa

Nel cuore della classe operaia Paolo Griseri è andato a raccogliere gli umori  e sondare gli umori della classe operaia italiana. E’ incredulo e si legge tra le righe. “Molto, moltissimo è cambiato- scrive-. Le tute degli operai non sono più blu dagli anni 80 ma ora è sparita anche la scritta Fiat sul petto. La tuta grigia porta il simbolo di un tridente e il logo Maserati. Alle Carrozzerie l’età media è di 55 anni. Ecco perché quello delle pensioni è un tasto dolente. Luigi ha 57 anni, è un esempio vivente del problema: “Ho cominciato a lavorare a vent’ anni. Oggi sarei in pensione già da due. Sai di chi è la colpa? Della Fornero”. Questione di proposte, questioni vitali per chi lavora duramente e intravede lo spettro di vedersi spostato in avanti l’agognato riposo. Il ritorno della legge  Fornero sulle pensioni  sarebbe una realtà con il centrosionistra.

Fornero pensioni

Pensioni, tutti contro la Fornero: “Prova tu a lavorare in linea fino a 67 anni”

Si stupisce il cronista. Si fa presto a commentare che le pensioni siano un chiodo fisso. Eppure bisogna mettersi nei panni di fa certi lavori. Sensibilità che la sinistra ha perso da tempo.   “Gabriele, addetto al montaggio della 500 elettrica, fulmina tutti con lo sguardo: «Prova tu a lavorare in linea per trent’ anni fino a 67 e poi mi spieghi se non hai il chiodo fisso»”. Ma altri tracciano anche altre motivazioni sul perché il programma della Meloni è più convincente. «Non avete capito. Dobbiamo votare i partiti che impediscono alla Fiat di andare via di qui», spiega un operaio il suo punto di vista. Quali partiti, chiede il cronista della Stampa: «La Meloni ha detto che metterà una fidejussione obbligatoria per impedire che le aziende vadano via dall’Italia.  Meloni ha promesso che tutelerà gli imprenditori che investono in Italia e pagano qui tutte le tasse». Per loro questo è un argomento importante.

 

La Meloni

“Votare Letta, ma siamo matti?”

“Ma possibile mai che nessuno voti più a sinistra?  «Letta? Ma siamo matti? Ha sentito che cosa ha proposto questa mattina?». Viene da ridere leggendo la risposta dell’operaio che si infuria con l’ultima “genialata” del segretario del Pd. Ossia l’obbligo di andare a scuola fino a 19 anni. “Ma siamo impazziti? – esclama-. Siccome non sono stati capaci a creare i posti di lavoro adesso ci lasciano i figli per casa fino a vent’ anni. Ma sono davvero diventati matti?». Come mai oggi, qui, “La sinistra sembra diventata la parolaccia?”, chiede Griseri. «Beh non hanno favorito l’immagine della sinistra né la legge Fornero né il Jobs act di Renzi che ha monetizzato il risarcimento per i licenziamenti ingiusti».

Votare Giorgia Meloni

“Abbiamo provato tutti, proviamo cona la Meloni”

Ad essere interpellata dal quotidiano torinese è Edy Lazzi, per molti anni segretario della Quinta Lega della Fiom e oggi responsabile provinciale della stessa organizzazione. Domanda: Ma che cosa ha fatto la destra per questi lavoratori? Risposta secca: «Niente. Ma ormai chi ha una grande preoccupazione vota per esclusione, non per convinzione. Hanno provato tutti, manca la Meloni, proviamo con la Meloni».

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