Fonte:iltempo 04 febbraio 2021 di Francesco Storace

D’accordo, ora c’è da capire chi raccoglierà l’appello del presidente Sergio Mattarella a sostegno del governo di Mario Draghi. Chi si separerà dai compagni di strada, gli sconquassi all’interno dei Cinque stelle, chi a sinistra andrà all’attacco di Nicola Zingaretti e come supererà ogni ostacolo alla sua unità il centrodestra. Tutto vero. Ma vuoi mettere sapere che dal palazzo di fronte, qui a Il Tempo, non vedremo più uscire quelle facce che ci hanno martoriato in quest’anno rossogiallo?

Godiamocela un pochino la soddisfazione di non essere più invasi nelle nostre case dai teleschermi che ci propinavano gaffe e notizie catastrofiche ad ogni ora del giorno e della notte. Con loro abbiamo cominciato ad avere confidenza con la parola coprifuoco…

Hanno tentato di tutto per restare incollati alle poltrone. Ci si è impegnato in zona Cesarini persino lo sciagurato presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, con quel controproducente aiutino al ministro dell’economia Roberto Gualtieri. Quei 209 miliardi di euro non li spende più lui e adesso si deve ricominciare la trafila col nuovo premier e i suoi ministri.

In questi momenti fanno quasi tenerezza Renata Polverini e Maria Rosaria Rossi, il cui 8 settembre è durato mezza giornata. Maggiore dignità ha avuto il senatore Lello Ciampolillo, al quale è stata negata la possibilità di messa in prova per una nuova fiducia a Conte. Alla fine, più stile di tutti costoro l’ha avuta madame Mastella, Sandra Lonardo, che almeno ha mandato a quel paese i cosiddetti responsabili camuffati del partito di Bruno Tabacci.

Ma soprattutto la gioia dell’Italia si esprime attraverso la liberazione dei personaggi più indigesti che facevano da corona a Conte. No, Rocco Casalino non possiamo definirlo così, perché faceva solo il suo mestiere tentando di servire una pietanza che per forza di cose era destinata ad andare a male.

Riflessioni sull’articolo

Niente da aggiungere condivido in pieno l’articolo punto per punto..