Fonte:liberoquotidiano 27 febbraio 2021

“La Meloni leader di un partito che ha cavalcato la xenofobia e il fascismo”. Un frase, quella di Vauro pronunciata a Dritto e Rovescio, che gli costa caro. Giorgia Meloni ha infatti promesso di trascinarlo in tribunale per quelle che definisce “frasi diffamanti contro Fratelli d’Italia”. E lui per tutta risposta cosa fa? Rincara la dose, ovvio. “Sono pronto a ripetere in tribunale, nella forma e nella sostanza, quello che ho detto in tv su Giorgia Meloni”, ha detto a Next Quotidiano dimostrando di non aver capito la lezione.

E ancora, senza alcun limite: “Mi sorprendono sempre i neofascisti che si offendono se li chiami così. Io mica mi offendo se mi chiami comunista”. Insomma, il vignettista non si smentisce, anzi. Tema del programma di Paolo Del Debbio il professore che ha definito la Meloni una “scrofa”. In puntata da una parte Vauro ha preso le distanze in modo netto da quegli epiteti, dall’altra non ha espresso alcuna solidarietà nei confronti della diretta interessata.

Un po’ come fatto in precedenza da Selvaggia Lucarelli, anche lei pronta solo a puntare il dito. “Sono colpito in negativo dalle espressioni utilizzate dal professore – ha spiegato Vauro su Rete Quattro -. La Meloni è stata ingiustamente offesa, ma quando Liliana Segre è andata in Senato a istituire la commissione contro l’odio, tutta l’aula si è alzata in piedi, tranne i senatori di Fratelli d’Italia e Lega. La Meloni è leader di un partito che ha cavalcato la xenofobia e il fascismo e io non do alcuna solidarietà”.

Dello stesso parere anche la Lucarelli che ribolliva così di odio: “Non esprimerò alcuna solidarietà a Giorgia Meloni E non la esprimerò nonostante- come ovvio- mi faccia orrore il linguaggio del professore Giovanni Gozzini”, perché “l’insulto è odio, ma il linguaggio più subdolamente aggressivo è quello utilizzato per far leva sulle emozioni, sulle paure, sull’ignoranza e sull’identificazione del nemico in chi è fragile e diverso” ed è “quello utilizzato costantemente da Giorgia Meloni per la sua propaganda politica, quello masticato e vomitato da buona parte del suo.

Riflessioni sull’articolo

Il caro vignettista si sente tanto sicuro di sé e non ha paura dei tribunali, probabilmente certi sistemi esempio (Palamara) lo rassicurano, credendo di poter offendere pesantemente tutti e tutto in nome della sinistra senza subire sanzioni o condanne, credo che qualcosa inizia a cambiare, io non mi sentirei così tranquillo al posto suo comunque vedremo.

2 thoughts on ““Mi sorprendono i neofascisti”. Vauro ribolle di odio contro Giorgia Meloni: “Pronto a ripetere tutto in tribunale””
  1. La cara selvaggia lucarelli ha solo un problema. Deve pensare a come gestire i suoi aborti vaginali. Come disse x rispondere in modo squallido a Salvini sul tema. Quindi non può aver tempo per l’utilizzo del cervello. Conclusione è che quando apre la bocca x altri temi non è abbastanza preparata x poter esprimere opinioni su altri temi.

  2. Purtroppo il Vauro è un sessista rosso convinto e il suo comportamento non è altro che l’odio che lo contraddistingue verso coloro che non hanno il falce e martello nella scatola cerebrale. Ha detto che ripeterà in Tribunale che il partito dei Fratelli d’Italia è basato sulla xenofobia ed è neofascista, l’esatto contrario del partito che è nato solo con idee liberali, democratiche e naturalmente avverso alla ideologia della sinistra, che ha, tra le sue file, veramente, alcuni membri, di una dottrina imperniata al “FASCISMO ROSSO” da come si comportano e come insultano in maniera becera. Vede Vauro, lei nel dire quelle accuse, ha dimostrato tanta acredine verso la Giorgia, solo perchè è infastidito, dal consenso dell’elettorato degli italiani, che secondo i sondaggi, il partito dei fratelli d’Italia, lo danno a circa il 18% dei suffragi, vale a dire ad un solo punto dal suo partito di sinistra. E questa realtà è stata per lei una vero dolore interiore tanto da farle dire scemenze fuori dal controllo cerebrale.

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