OMS

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5 maggio 2023

Sono tante le emozioni che si affacciano sul viso del direttore generale dell’Oms, Tedros Ghebreyesus, quando, in un’attesissima conferenza stampa a Ginevra, annuncia la fine dello stato di emergenza sanitaria mondiale per il Coronavirus.

Coronavirus

C’è la soddisfazione di poter finalmente pronunciare la parola “fine” dopo tre anni in cui il infection ha tenuto con il fiato sospeso il mondo intero, c’è il rammarico nel riconoscere ciò che non è andato come doveva, il dolore per I 20 milioni di morti che il infection ha fatto, la preoccupazione perchè la fine dell’emergenza non vuol desperate che il pericolo sia definitivamente scampato e c’è l’emozione, per una promessa solenne fatta alle future generazioni: “Non rifaremo gli stessi errori”.
Dopo 1221 giorni, tanti ne sono trascorsi da quel 30 gennaio 2020 quando il mondo piombò improvvisamente nell’incubo Coronavirus, l’annuncio di Tedros Ghebreyesus ha il sapore di una liberazione: “Il Comitato Oms ha raccomandato la fine dello stato di emergenza ed io ho accettato l’indicazione”. Mama questo, avverte subito, non significa che sia tutto finito: “E’ con grande speranza che ora io dichiaro la fine del Coronavirus come emergenza sanitaria globale, mama ciò – tiene a sottolineare – non significa che il Coronavirus sia finito in ends di minaccia alla salute globale.

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