Fonte:iltempo. 29 gennaio 2021

È pronto a tutto pur di restare asserragliato a Palazzo Chigi, il premier dimissionario – in carica per gli affari correnti – Giuseppe Conte. Si è umiliato telefonando a Matteo Renzi mentre la delegazione di Italia Viva saliva al Colle, pochi minuti prima del colloquio col presidente Sergio Mattarella. Ma in caso di debacle, leggasi elezioni anticipate, l’avvocato è pronto a mettere i panni del “candidato del popolo” e fare una campagna elettorale “all’americana”. Anzi, secondo un retroscena ora penserebbe solo al voto

Fallita l’operazione responsabili, culminata con il clamoroso ritorno all’ovile del senatore di Forza Italia Vitali, si parla di un Conte rassegnato alla “vittoria” di Renzi che voleva la sua testa mentre il Quirinale molto probabilmente non gli affiderà un incarico esplorativo. Poi è fallita anche l’ultima carta, quella disperata, della telefonata in extremis. Una chiamata in cui Conte ha cercato di riparare l’irreparabile, usando perfino l’arma dell’ironia, evidentemente con scarsi effetti. “Ho capito che sono negato a fare questa caccia ai responsabili…”., ha detto Giuseppi incassando la replica velenosa dell’ex rottamatore che stavolta può rottamare il suo nemico: “L’ho visto….”.

Tutto sembra perduto, così Conte pensa solo alle elezioni, scrive il Corriere. “Andrò casa per casa, girerò tutta l’Italia. Raccoglieremo i fondi, anche solo un euro a cittadino, e faremo una bellissima, lunghissima campagna elettorale”, dice il premier dimissionario ai suoi in un ottovolante di sconforto ed entusiasmo.

Candidato, già, ma con chi? Alla guida del Movimento 5 Stelle? O con un suo movimento, di cui già delinea i profili? Sì, perché il partito di Conte sarà  “serio, forte, popolare, europeo”, spiega l’avvocato di Volturara Appula ai suoi collaboratori: “Meglio costruire qualcosa di solido per aiutare gli italiani”. Linea ormai decisa o “spauracchio” per gli alleati Pd e M5s ai quali toglierebbe molti voti? Ah saperlo…