Fonte:IlGiornale 20 Gennaio 2022 di Luca Sablone

Il conduttore di Non è l’arena ha confrontato i dati del ministro della Salute con quelli dell’Istituto superiore di sanità: ecco cosa non torna

Continua a far discutere la slide mostrata da Roberto Speranza nel corso della conferenza stampa dello scorso 10 gennaio. Fin da subito in molti hanno esternato le proprie perplessità dai dati resi pubblici dal ministro della Salute. Del caso si è occupato Non è l’arena, programma in onda il mercoledì sera su La7: il conduttore Massimo Giletti ha confrontato i numeri presentati dal titolare della Sanità con quelli pubblicati cinque giorni più tardi dall’Istituto superiore di sanità.


Giletti stana Speranza

Speranza aveva al suo fianco Draghi. Bisogna essere molto attenti sulle cose che si fanno. Evidentemente all’Iss si erano accorti che qualcosa non era andato per il verso giusto…“, ha tuonato Giletti. Il punto è questo: il ministro della Salute ha portato in conferenza stampa dei numeri che si riferivano all’arco temporale che va dal 12 novembre 2021 al 12 dicembre 2021. Un range troppo più in là, che fotografava una situazione ormai del passato?

Il 15 gennaio 2022 l’Istituto superiore di sanità ha reso noti i dati in riferimento al periodo tra il 26 novembre 2021 al 26 dicembre 2021, ovvero più a ridosso della conferenza stampa del 10 gennaio 2022. Dunque la fotografia scattata dall’Iss dovrebbe ritenersi più recente rispetto a quella presentata da Speranza.

Il grafico pone in alto al centro il termine “terapia intensiva”. Quel giorno si afferma che i non vaccinati corrispondono alla cifra di 6.660.263 persone. Invece nel grafico dell’Istituto superiore di sanità si legge che in quell’arco di tempo ammontano a 6.873.025. Altra riflessione importante va data alla questione dei booster: per la slide del ministro corrispondevano a 8.102.818, mentre per quella dell’Iss a 5.697.985.

Per Giletti questa è stata l’occasione per tirare una serie di frecciatine all’indirizzo del ministro Roberto Speranza, richiamato all’attenzione per una corretta informazione e comunicazione dei dati ufficiali in un momento già di per sé caotico per l’intero Paese: “Vuol dire che evidentemente hanno preso un punto di riferimento, un giorno, che non era lo stesso. Alla fine la credibilità è anche nella correttezza delle cose che si dicono. Come si fa ad andare in una conferenza stampa così importante dando dei dati vecchi?“.

Il conduttore di Non è l’arena ha lanciato infine una sorta di “provocazione”, visto che Speranza non interviene negli studi della sua trasmissione ma preferisce affidare la sua voce ad altri programmi televisivi: “Io mi dico, ministro… Quando va da Fabio Fazio si faccia fare la domanda: tra Iss e ministero vi parlate? È incredibile che i suoi uomini abbiano esposto Draghi a una figura di questo tipo“.

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