Fonte:IlTempo 02 aprile 2021 di Franco Bechis

C’è un motivo scientifico per cui bar e ristoranti – i principali responsabili del virus a leggere i provvedimenti dei governi di Giuseppe Conte e di Mario Draghi che è in assoluta continuità con il predecessore – debbano restare chiusi? Ci fate vedere uno studio scientifico pubblicato su qualsiasi rivista nel mondo che accerti che la bomba del Covid 19 esploda sempre fra un tavolo e un altro perfino all’aperto come avverrebbe con il clima primaverile di questo periodo? Le ho consultate tutte e non ne ho visto manco uno.

Immagino che ci sia uno studio segreto a palazzo Chigi che lo certifichi senza ombra di dubbio. Se così non è, da un lato devo pensare che questi governi siano lì per sterminare queste categorie che considerano evidentemente nemici di classe. E inviterei tutte le associazioni di categoria a ribellarsi a questa ingiusta prepotenza di chi governa partendo con una colossale class action per avere non ristori, ma risarcita l’intera differenza di fatturato fra il 2020 (e ora il 2021) e il 2019, perché questo spetta loro in un paese dove la giustizia possa avere ancora questo nome. Questo è un diritto che hanno loro, che spetta ai commercianti chiusi nelle zone rosse, a tutti quelli a cui si toglie la libertà di impresa che è garantita dal nostro ordinamento senza potere dimostrare scientificamente la necessità di quella prepotenza.

Come fa ad essere più pericolosa una bottega dove al massimo entrano in contemporanea due o tre persone, di una classe di 25 e più alunni delle elementari con bambini che ovviamente non possono stare a un metro di distanza “dalle rime buccali” come prevede il Cts per la disposizione dei banchi, perché non sono statue di marmo, ma esseri viventi che respirano, si spostano, si annoiano, si stancano, si distraggono, cercano rapporti con i compagni?

Eppure i negozi si chiudono ma le scuole ora restano aperte anche in zona rossa. Perché dovrebbe essere più pericoloso per la diffusione del virus un ristorante con sette o dieci tavoli distanziati, un po’ dentro e un po’ fuori, di un supermercato che mai ha chiuso in questo anno, dove tutti si aggirano fra i carrelli e si mettono in coda alla cassa? Non c’è nessuna logica e nessuna ipotesi scientifica degna di questo nome nei sì o nei no delle imposizioni del governo in carica. Quindi si tratta solo di prepotenza ingiustificata, e non  si può inchinarsi alla prepotenza.

Da un anno chi governa tratta gli italiani come 60 milioni di imbecilli. Si dice e ripete che la scuola è il posto più sicuro che c’è. In base a che? E’ perché è il luogo più sicuro che i contagi- dati dell’Iss e quindi del governo- sono cresciuti del 5.133,25% fra il 25 agosto 2020 e il 24 marzo 2021 nella fascia di età fra 0 e 9 anni, che è quella che più giorni ha avuto le scuole aperte? Ed è il luogo sicuro   perché nella classifica fra i contagi di quel periodo la seconda fascia per crescita è stata quella fra 10 e 19 anni (+4.742,01%), che comprende il resto della popolazione scolastica in presenza solo un po’ meno di quella precedente? Terzi in classifica i giovani fra 20  e 29 anni (+ 2.095,97%).

Questo è accaduto in tutte le altre fasce di età: fra 30 e 39 anni: +1.795,67%;  fra 40 e 49 anni: +1.496,81%; fra 50 e 59 anni: +1.216,20%;  fra 60 e 69 anni: +1.032,31%; fra 70 e 79 anni: +696,75%; fra 80 e 89 anni: +428,89%. Oltre 90 anni: +310,12%. Chi è andato a scuola ha visto quindi crescere i contagi dieci volte più degli anziani. Dove è sicuro quel luogo? E infatti due ricerche condotte da scienziati americani e britannici e dense di dati, la prima pubblicata su Lancet e relativa a 131 Stati del mondo e la seconda su Science relativa a 41 Stati del mondo, giungono alla stessa conclusione: l’apertura delle scuole aumenta l’Rt del 25%, mentre la chiusura lo riduce del 35%.

Allora diciamo la verità: la scuola si riapre perché non si sa cosa dire ai genitori lavoratori che si trovano quei bambini a casa senza sapere come gestirli, e non si hanno soldi per pagare integralmente la spesa che questi debbono sopportare, o i congedi dal lavoro che sono costretti a prendersi per tenere i figli più piccoli. Poi si può dire la qualunque sulla necessità della presenza a scuola, sul desiderio di socializzazione di quelle generazioni, che è verissimo.

Ricordo però che gl stessi che dicono che i ragazzi debbono tornare a scuola anche per socializzare fra loro, se provano a farlo al tavolino di un bar per l’aperitivo o in un parco pubblico dando due calci al pallone urlano scandalizzati e chiamano la Gestapo per disperderli e multarli. Quindi a questa gente della socializzazione dei nostri figli non importa un fico secco: non spaccino la loro ideologia cieca per passione al bene comune, perché è una menzogna.

Non possiamo più fare passare a una classe dirigente al governo una sfilza di balle continue come fosse verità indiscutibili. Se loro hanno perso il lume di ogni ragione e ragionevolezza, non diano per scontato che sia accaduta la stessa cosa al resto della popolazione. Dopo un anno gestito da cani da chiunque sia stato al governo e l’abbia sorretto in qualche modo, non si accettano più slogan.

E a proposito: ieri ho sentito il virologo Massimo Galli dire in tv di avere avuto numerose segnalazioni come tutti i suoi colleghi di vaccinati che si sono presi lo stesso il Covid 19 nella variante inglese. Non sono gravi, perché anche in quei casi il vaccino fa barriera sulla letalità del virus ed evita ospedalizzazione. Ma sono contagiati e contagiosi. In qualche caso asintomatici, e quindi se non fanno il tampone manco lo sanno. Ecco al governo bisogna chiedere trasparenza: è vero quello che ha affermato in tv davanti alle centinaia di migliaia di persone che vedono Otto e mezzo il professore Galli? E se è vero, questo può capitare anche a un medico vaccinato? Perché non è argomento secondario rispetto all’obbligo di vaccini e alle sanzioni che vengono proposte nell’ultimo decreto legge…

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