Fonte:liberoquotidiano 23 gennaio 2021

Avanti veloce verso le dimissioni. Giuseppe Conte “è disperato”, scrive Augusto Minzolini. E non lo nasconde, così come lo hanno intuito anche quelli che dovrebbero essere i suoi principali sponsor a Palazzo Chigi, gli onorevoli del Movimento 5 Stelle. Il panico in queste ore serpeggia nella Capitale e la fotografia del retroscenista del Giornale è spietata. Conte e grillini sanno benissimo che l’unico modo per tenere in piedi la maggioranza uscita dal voto di fiducia di inizio settimana è terrorizzare il Parlamento con lo spauracchio delle elezioni anticipate. “O Conte o il voto“.

Il guaio è che iniziano a non cascarci più, a partire dal Pd. “In un momento di sconforto – scrive Minzolini – Conte, che professa sempre ottimismo, è arrivato a confessare a qualcuno del suo inner circle: «Finora è arrivato poco e niente: tanti nì, ma nessun sì. Speriamo nel domani”. Insomma, la campagna acquisti tra gli aspiranti responsabili langue. Bisogna fare in fretta, però, perché il prossimo scoglio è già in agguato: la relazione sulla riforma della giustizia del ministro Alfonso Bonafede di mercoledì prossimo, su cui tanti dei “costruttori” hanno già detto di aver intenzione di non votare a favore. E se la maggioranza cada, allora il premier dovrà per forza salire al Quirinale. E dopo la manfrine di queste settimane, difficilmente verrà ancora “protetto” dal presidente Sergio Mattarella.

Riflessioni sull’articolo

Si puo girare e rigirare i numeri sono quelli credo che Conte sarà costretto alle dimissioni, la ricerca dei responsabili e una missione quasi fallita, gia i responsabili si chiamano,così se sono a sinistra, si chiamano voltagabbana se sono a destra, Silvio Berlusconi ricordo rischio il processo per la compravendita dei senatori, oggi è tutto normale non comporta reato si puo fare, si possono comprare i senatori in nome della responsabilità, sinceramente a sinistra o destra la trovo una pratica molto riprovevole…