Fonte:liberoquotidiano 03 febbraio 2021

Dagospia lancia la bomba: “Rocco Casalino in queste ore sta chiamando tutti vertici del M5s e a ognuno di loro riporta il seguente messaggio: “votate contro Draghi, andiamo al voto e Conte vi ricandida tutti”. Una notizia che fa capire come i cinquestelle sono ad un bivio: se continuare a governare o tornare all’opposizione. I mugugni sono tanti,  molti non vogliono appoggiare il tecnocrate Draghi, l’ala che fa riferimentoDi Battistain particolare, ma lo stesso capo politico Vito Crimi si è detto contrario. Luigi Di Maio ha però stoppato Crimi all’assemblea grillina (“No attacchi a Draghi, la strada è un’altra…”)  e Conte non si è ancora espresso, anche se dal colloqui avuto con lo stesso Draghi a Palazzo Chigi sembra che gli si stato offerta la Farnesina o una vicepresidenza del Consiglio. Certo è che ancora sembra tutto da decidere e c’è ancora molta confusione sotto i cieli della politica romana.

Nel frattempo, sempre Dagospia che questo governo che verrà, se verrà, “non sarà il governo di Mario Draghi bensì il governo di Sergio Mattarella con il contributo di Draghi. E’ il governo del Presidente al punto che, al termine del mandato esplorativo di Fico, il capo dello Stato ha fatto a meno di un ultimo giro di consultazioni con i leader dell’alleanza di governo, consapevole che il momento è talmente grave, il paese sta in un mare di guai, dal prossimo sblocco dei licenziamenti al Recovery, che non possiamo permetterci un altro giro di chiacchiere”, scrive il sito di Roberto D’Agostino.

Dagospia conferma che i rapporti tra Mattarella e il premier dimissionario sono pessimi, dopo questa crisi, “il Capo dello Stato è irritatissimo con Conte per la presa in giro dei volenterosi, sfiduciato dall’andamento rissaiolo del mandato esplorativo di Fico, domenica scorsaMattarella ha così dato l’allerta a Mario Draghi”, confermando quello che molti già sapevano: cioè che Mattarella aveva pronto il piano B in caso di fallimento del presidente della Camera. “Il presidente della Repubblica è risoluto al punto che il governo Draghi andrà avanti, anche senza maggioranza. Il nuovo scenario, col fallimento di Draghi, al Colle non vogliono nemmeno prendere in considerazione”, scrive Dagospia. Con Draghi per ora ci sono il Pd di Zingaretti, metà LeU, Forza Italia e “alla fine Salvini non potrà dire di no pena la scissione della Lega da parte di Zaia, Giorgetti, Fedriga”, scrive ancora il sito di Roberto D’Agostino.

Riflessioni sull’articolo

Dalla serie come si dice metaforicamente “finché c’è vita ce speranza” questi due credono ancora in una possibilità di rientrare in pista, per fortuna ci credono solo loro, e ora che se ne facciano una ragione salvo colpi di scena incredibili “è finita”