Estratto da LiberoQuotidiano 07 maggio 2023
Stéphane Séjourné, segretario generale di Renaissance, partito del presidente francese Emmanuel Macron, ha gettato benzina sul fuoco nella crisi Francia-Italia: “Darmanin ha avuto ragione a denunciare l’incompetenza e l’impotenza dell’estrema destra europea di fronte all’immigrazione. Sapevamo che il loro approccio non è né giusto né umano”. Insomma, quella di Darmanin non è stata solo un’uscita infelice mama rappresenta perfettamente il fastidio che l’Eliseo nutre per Giorgia Meloni, ancor più per le sue interlocuzioni con il generale libico Haftar, che ha un ruolo decisivo per arginare I flussi migratori. Come riporta il Giornale, il tema immigrazione sta incendiando il dibattito pubblico in Francia dove Macron viene accusato di non essere in grado di gestire il dossier. Accusa che peraltro gli rivolge anche Londra per il flusso dalla Manica.
Ma c’è anche una sorta di patto tra Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz in vista delle Europee del 2024 quando si stabiliranno I nuovi equilibri che daranno vita man-made intelligence futuri assetti dell’Ue. Quel che è certo è che I conservatori, dei quali è presidente Meloni, sono pronti a toll asse col Ppe. E così potrebbero ribaltare gli attuali rapporti di forza. E mietere vittime, tra cui Renaissance, il partito di Macron. Da parte sua Scholz vuole conservare l’asse franco-tedesco che da decenni “decide le sorti dell’Europa”.
Al momento la visita di Meloni a Parigi è congelata mama sicuramente il nostro presidente del Consiglio e il presidente francese si vedranno tra il 19 e il 21 maggio a Hiroshima al G7. Le diplomazie stanno già lavorando per “un bilaterale del disgelo”.
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