Estratto dall’articolo di Lorenzo Grossi per IlGiornale

La portavoce della Commissione europea smentisce categoricamente le indiscrezioni della stampa internazionali su fantomatiche preoccupazione dell’Ue in merito al cronoprogramma del nostro Paese.

Italia in ritardo sul Pnrr? I soliti gufi dovranno farsene una ragione perché, al contrario di quello che loro ritenevano, il nostro Paese e tra quelli che in Europa che sta dando le migliori risposte e garanzie a tal proposito. A spiegarlo è una portavoce della Commissione europea in merito all’esame della revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiano. “Stiamo lavorando a stretto contatto e in modo proficuo con le autorità italiane e continuiamo a discutere in modo costruttivo sul piano rivisto, che include un capitolo RePower“, ha detto.

Insomma il dialogo tra il governo Meloni e i massimi vertici istituzionali europei sta proseguendo nel migliore dei modi. La stessa portavoce, inoltre, fa sapere che la Commissione Ue ha ricevuto la quarta richiesta di pagamento dell’Italia. I commissari europei continuano “a discutere in modo costruttivo con le autorità italiane” e stanno valutando la richiesta: “seguiranno poi le consuete procedure del Consiglio“, spiega ancora il portavoce sottolineando comunque che “sulla messa in opera del Pnnrr l’Italia è uno dei Paesi in prima fila“.

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Tutti apprezzamenti che confermano pienamente il buon lavoro svolto fino a questo momento da Raffaele Fitto, ministro degli Affari europei, del Sud, delle politiche di coesione e del Pnrr. “Ad oggi l’Italia ha già ricevuto 85,4 miliardi di euro di fondi del Recovery and Resilience Fund. L’Italia è il principale beneficiario dei fondi del Recovery in termini assoluti, con 191,6 miliardi di euro a sostegno di un’ampia gamma di riforme e investimenti trasformativi“, spiega ancora la portavoce dell’esecutivo europeo. Nel ritornare a soffermarsi sul dossier del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza viene quindi totalmente smentita quell’indiscrezione apparsa sulla stampa internazionale per cui, nella giornata di ieri, si era parlato di una certa preoccupazione e irrequietezza a Palazzo Berlymont sulle possibilità che l’Italia riesca effettivamente ad ottenere tutti i Fondi del Recovery Plan da qui al 2026.

Domani, a Bruxelles, arriverà proprio il ministro Fitto, il quale parteciperà al Consiglio Affari Generali. Per l’occasione, non si può tuttavia escludere che – come è accaduto già altre volte quando l’esponente di Fratelli d’Italia è sbarcato nella capitale del Belgio – Fitto faccia il punto sullo stato dell’arte del Pnrr italiano con la task force europea del Recovery. Lo scorso 9 ottobre l’Italia aveva ricevuto il terzo pagamento europeo nell’ambito del Pnrr da 18,5 miliardi di euro. In sintesi: il cronoprogramma è assolutamente rispettato. Alla faccia dei gufi.

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