Fonte:IlTempo

La crisi in Medio Oriente fa ancora più paura della guerra in Ucraina perché gli italiani la vedono più vicina. Alessandra Ghisleri nel corso della puntata di giovedì 26 ottobre di Tagadà, su La7, spiega sondaggi alla mano che il 40% degli italiani non sa prendere una posizione su “questo conflitto perché non si ritiene sufficientemente informato in materia”. Il 35%, spiega la direttrice di Euromedia Research, “sta con israeliana ed è rimasto impressionato e scioccato da tutto quello che è accaduto”.

“Un italiano su quattro sta con i palestinesi mentre  il 2,5 sta con i palestinesi di Hamas”, spiega Ghisleri, “questo vuol dire che coloro che si sentono informati hanno perfettamente idea della questione e non confondono tutti i palestinesi con Hamas”. “La questione palestinese in questi anni è stata dimenticata, la striscia di Gaza non si sa bene come sia organizzata e c’è una grande disinformazione nel merito, quindi è difficilissimo prendere le parti. Quello che gli italiani possono fare è semplicemente guardare verso il Medio Oriente e comprendere che c’è il pericolo di una guerra molto più ampia rispetto a quello che poteva significare la guerra di Kiev”, continua la sondaggista.

L’invasione russa dell’Ucraina è stata percepita dagli italiani come una “guerra economica” come conseguenza per gli interessi italiani, con “l’aumento del prezzo del petrolio, delle materie prime, del grano”.  Quella tra Israele e Hamas è invece una guerra molto vicina che fa paura anche dal punto di vista della sicurezza, anche solo per il rischio di attentati da parte di “lupi solitari”. “Il 66 per cento degli italiani temono che i terroristi arrivino nei barconi”, spiega Ghisleri. “Gli italiani son spaventati dal killer solitario e dall’immigrazione”, spiega.

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