Estratto dall’articolo di Roberto Tortora per LiberoQuotidiano

Acceso confronto a DiMartedì, talk di approfondimento politico condotto da Giovanni Floris, tra il giornalista Massimo Magliaro, ex-capo Ufficio stampa del Msi-Dn dal 1977 al 1990, ed il segretario del Partito Democratico, Elly Schlein.

Magliaro, riportando le frasi di un editoriale apparso su L’Unità, a firma del direttore Sansonetti, prova ad incalzare e a mettere in difficoltà la leader del Pd, ponendole delle domande dirette sulla sua capacità di guidare il partito. Questo l’intervento di Magliaro: “La onorevole Schlein ha parlato dell’inadeguatezza del governo Meloni e della classe dirigente attuale”.

“Lei ha letto l’Unità di oggi? L’Unità è un giornale che ha un suo blasone molto nobile, era il giornale bandiera del vecchio popolo comunista. Oggi – spiega il giornalista – non ha la falce e il martello, non c’è scritto fondato da Antonio Gramsci forse, però l’articolo di oggi del direttore Sansonetti dice, cara Schlein, il tempo è scaduto, vattene a casa, perché sei inadeguata. Allora, a inadeguatezza risponde inadeguatezza. Il giudizio non è piacevole, mi spiace doverlo girare a lei, non è mio, lo posso far mio, ma non è mio. Che ne pensa? Lei è adeguata a dirigere un partito d’opposizione, lei fa opposizione?”.

La Schlein prova a ribattere: “Lei ha detto bene, era l’Unità molto tempo fa, peccato che sia finita così. Le dico di più, noi siamo appena arrivati, siamo qui da pochi mesi e stiamo costruendo, anzi ricostruendo l’identità chiara di un partito che aveva perso credibilità e la fiducia dei suoi elettori. Abbiamo riportato già il Partito Democratico ad essere stabilmente prima forza dell’opposizione in questo Paese. È chiaro che sono lavori in corso, non pensavamo di cambiare tutto in pochi mesi, ma le dico anche una cosa, sono loro a dover restituire l’Unità alla sua preziosa storia”.

Magliaro non si accontenta e rincara la dose: “Quindi, chi lavora all’Unità, ci sono delle firme importanti, sono firme di second’ordine secondo lei?”. E la Schlein non può far altro che ripetersi: “È da molto tempo che l’Unità non è più l’Unità che era un tempo e naturalmente che si collocava nella storia molto vicina al partito che oggi guidiamo, lei lo sa”.

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