Continua a far discutere il caso dello scherzo telefonico orchestrato da due comici russi a Giorgia Meloni. La premier ha avuto una conversazione con quello che pensava essere il presidente della commissione dell’Unione africana riguardo a diversi temi importanti di politica estera. Il centrodestra ha fatto quadrato attorno alla premier, a partire dal vice Antonio Tajani: “A tutte le provocazioni la premier ha risposto in maniera ferma. Certamente c’è stata una superficialità da parte di chi ha organizzato la telefonata e questo non deve più accadere”.
Intanto il caso dello scherzo telefonico ha generato una rissa nelle opposizioni. Tutto è partito da un attacco di Giuseppe Conte, che ovviamente non ha perso l’occasione per sbraitare contro Giorgia Meloni: “Dopo la figuraccia di ieri i cittadini vorrebbero saperne di più su quanto accaduto e sull’inganno della nostra premier agli italiani che emerge dallo scherzo dei due comici su temi centrali come l’Ucraina, i migranti e lo scarso peso internazionale dell’Italia. È passato più di un giorno senza una sua parola. Quando fornirà le necessarie spiegazioni al Paese? Dobbiamo attendere i prossimi ‘appunti di Giorgia’ o possiamo confidare che verrà a risponderne in Parlamento?”.
La risposta a sorpresa è arrivata da Matteo Renzi, che ha bastonato il leader del Movimento 5 Stelle, ricordandogli cosa ha combinato quando era al governo: “Bravo Conte, stavolta hai ragione. La premier Meloni deve rispondere dell’inganno dei due comici russi. E tu invece quando risponderai per aver fatto entrare l’esercito russo in Italia durante la pandemia? Quelli erano soldati, non comici. Caro Conte, la tua doppia morale ti impedisce di fare il moralista a senso unico”.