Fonte:LiberoQuotidiano

“Avviso ai naviganti: nella legge di bilancio non c’è la misura che consentirebbe all’Agenzia delle Entrate di accedere direttamente ai conti correnti degli italiani per recuperare le imposte non pagate. Consiglio di non inseguire i sentito dire o documenti non ufficiali”. Lo scrive su Facebook la premier Giorgia Meloni smentendo le voci che vedevano un prelievo forzoso. Il motivo? Stando ad alcuni quotidiani in manovra il fisco avrebbe avuto la possibilità di accedere al conto corrente di chi ha un debito non saldato con lo Stato.

In particolare, si era parlato di un’iniziativa volta a ridurre i tempi delle procedure di pignoramento, che sarebbero state abbreviate di circa 30 giorni, con la possibilità di avviare il cosiddetto “pignoramento lampo”. Fantasie. A negare le voci diffuse anche una nota di Palazzo Chigi diffusa qualche ora fa. La notizia è totalmente priva di fondamento. La legge di bilancio – tenevano a precisare dal governo -, in coerenza con la delega fiscale approvata dal Parlamento e con la linea di fermezza nel contrasto all’evasione fiscale seguita dall’esecutivo, si limita a prevedere la possibilità di utilizzo di strumenti informatici per efficientare strumenti già esistenti utilizzati per il recupero d’importo relativi a cartelle esattoriali per le quali il contribuente non ha presentato ricorso e non ha ottenuto una sospensione giudiziale.

Da qui la conclusione: “Qualunque iniziativa di questo governo in tema di fisco garantirà sempre il pieno rispetto dei diritti del contribuente e della sua privacy, in un rapporto paritetico tra Stato e cittadino”.

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