Fonte:secoloditalia 19 gen 2021 di Adriana De Conto

Una docuserie Netflix sugli orrori di Bibbiano è in cantiere. Precederà un altro lavoro  sul caso di Yara Gambirasio. Ce lo anticipa sulla Verità Claudia Casiraghi. Il tutto avviene sull’onda lunga del successo ( e di critiche) avuto da “SanPa – Luci e tenebre di San Patrignano “, la serie che si è distinta per una lettura molto parziale sul fondatore Vincenzo Muccioli. Suscitando molte polemiche. E’ Gianluca Neri che è a capo della 42, società di produzione che lo ha sviluppato, scritto e prodotto. Ha dichiarato all’Ansa come il fenomeno SanPa sia stato motore di altro: “una sorta di missione educativa”, in nome della quale la sua azienda  si farà produttrice di altre  produzioni televisive che hanno catturato la sensibilità collettiva.

Docu-serie Netflix su Bibbiano

Ecco, ci auguriamo che la “missione educativa” di cui la 42 vuole farsi promotrice non prenda la mano e si trasformi in un “processo” ai fatti di Bibbiano,  così come accaduto per “Sanpa”.  Neri si è detto pronto a raccontare la storia di Yara Gambirasio e, prima ancora, l‘orrore dei bambini strappati alle famiglie tra Bibbiano e Rignano Flaminio. Durante l’intervista concessa a la Verità Neri ha dichiarato:  «(Con SanPa, ndr) pensavamo di poter coinvolgere reduci di quegli anni, invece ci sono tantissimi giovani ai quali abbiamo raccontato un mondo che neppure immaginavano». Ha ammesso di essersi commosso durante il montaggio. E che questo lo ha indotto a proseguire: “raccontare in profondità storie di questo tipo, senza avere presunzioni, preconcetti”.

Bibbiano, il produttore assicura rigore, speriamo

Ecco, speriamo che Neri abbia letto anche tutti gli articoli su “Sanpa” che hanno riequilibrato certi passaggi oscuri su Muccioli, ricordandone il coraggio  per avere intrapreso un’impresa che ha salvato vite e ridato sollievo a famiglie. In un’Italia assente sotto il profilo della lotta alla droga. Ci auguriamo che non prevalga l’ideologia nella docu-serie sui fatti dolorosi di Bibbiano. Ci auguriamo che prevalga almeno l’oggettività di quegli episodi che riguardarono la filiera di un’assitenza sociale tutta di sinistra. “Come Neri abbia intenzione di fare, se voglia riproporre un’inchiesta a puntate o affidare ad attori professionisti l’interpretazione di vicende dolorose, non è chiaro”, leggiamo.

Il produttore assicura “un rigore proprio della cronaca giornalistica”. Speriamo bene, questo è l’auspicio. Perché ci fu cronaca e cronaca. «Per primo, potrebbe andare in onda un progetto proposto alla società da Selvaggia Lucarelli: Kid’s don’t lie, i bambini non mentono, che ripercorre il filo, ingarbugliato, di casi strumentalizzati con al centro l’infanzia tra Rignano Flaminio e Bibbiano», afferma il produttore. Va da sé che la cronaca dei fatti di Bibbiano dovrà collegarsi al silenzio omertoso e alla connivenza della classe politica di sinistra.

Netflix, Bibbiano e l’intreccio con la politica

Bibbiano si distingue dal caso  Gambirasio. Nel caso di Yara,  Neri ha fatto capire che seguirà il canovaccio di ogni singola udienza. Bibbiano si pone al crocevia di diversi elementi. Ideologia, politica, debolezza dei bimbi e delle famiglie. Il lavoro dovrà essere svolto con onestà intellettuale se vuole raggiungere lo scopo. Non dimentichiamo che i fatti di Bibbiano hanno fatto del repertorio di recenti campagne elettorali. Per l’inchiesta denominata Angeli e Demoni,  Andrea Carletti, esponente del Partito democratico e allora sindaco di Bibbiano, è stato indagato per concorso in abuso di ufficio. All’epoca Luigi Di Maio -gridava  allo scandalo. «Noi mai con il Partito di Bibbiano».

C’era chi difendeva la classe politica di  sinistra, biasimando chi parlava di “sistema Bibbiano”; chi biasimava al contrario, un sistema di affidi che aveva i suoi bravi presupposti ideologici nella demonizzazione delle famiglie di appartenenza. I casi sono stati tanti e meriterebbero un’attenzione diversa l’uno dall’altro.  E’ pure vero che una ricostruzione televisiva del caso non potrà ignorare “la contaminazione tra palazzo e cronaca, e le implicazioni sociali che ne derivano”.