Estratto dall’articolo di Federica Argento per il Secoloditalia

Ora anche Beppe Severgnini stronca la sinistra e la sua strategia suicida incentrata sulla minaccia fascista e sui saluti romani. “Se la sinistra si concentra su queste cose e diventa il principale motivo di opposizione a questo governo perde per i prossimi 15 anni in Italia, non ho dubbi“. Una bacchettata- strapazzata niente male che proviene dal salottino “rosso” di Lilli Gruber, Otto e mezzo. Pronunciata con la consueta sincerità dall’editorialista e scrittore. Che certo non è un fan del governo Meloni. Anzi. Spesso è ospite per fare il controcanto alle scelte dell’esecutivo. E in questo caso non si tratta di scelte, ma dell’unico fronte di attacco che da un anno e mezzo a questa parte usano le opposizioni, rasentando il ridicolo. Occorre una democrazia sana, dice l’editorialista, e nn è questa la strada per ottenerla. “La sinistra deve stare attenta. La costruzione di un’alternativa non si basa su queste cose”.

Saluto fascista, Severgnini: “Se la sinistra si concentra solo su queste cose…”

“Non mi sembra che ci sia un’emergenza democratica per adesso”, ha affermato Severgnini. Insomma, un non tanto celato invito a dem e sodali a non incancrenirsi su una polemica sterile, irreale, che porta solo nausea ai potenziali elettori. E ironie. Mannheimer, sondaggista di lungo corso, durante una puntata de L’Aria che tira“, ha affermato: “la gente ride quando sente parlare di pericolo fascista”. Così Severgnini si aggiunge ai vari Mannheimer, Cacciari, Mieli nell’impartire un sonoro ceffone alla sinistra. Dato da un uomo che solidamente si riconosce nei valori dell’antifascismo e che comunque considera anacronistici certi rituali, non è male. La stessa Gruber rimane spiazzata e un po’ irritata dalla “brutale” sincerità di Severgnini.

Del resto la puntanta è stata incentrata sui saluti romani ad Acca Larenzia e sulla sentenza della Cassazione arrivata in giornata. Anche la trasmissione- fotocopia- della Berlinguer su Rete 4 non parlava d’altro. Dunque, a reti inificate e più o meno in contemporanea, il pericolo fascista aleggiava nell’etere televisivo. Malissimo, nella concezione appena espressa da Severgnini. Che ha sferzato a più riprese il fronte rosso che insiste su una minaccia che non trova ragioni.

Gettare fango sul centrodestra per questi motivi è deleterio. Per il Pd urge trovare temi e strategie, altrimenti la profezia di Severgnini si realizzerà (buon per noi…);  e altri fallimenti politici si addenseranno in futuro. Dalle elezioni politiche del 25 settembre 2022 la sinistra ha incassato una serie di disfatte. Eppure ancora non è stato abbandonato quell’atteggiamento di “mostrificazione” del centrodestra, dipingendo pericolante la nostra democrazia. Per questo, il “consiglio da amico” dello scrittore – ci giuriamo- non verrà ascoltato…

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