Estratto dall’articolo di Luisa Perri per il Secoloditalia

Con lo spettacolo delle Frecce tricolori che hanno sorvolato il centro di Roma si sono aperte le cerimonie per il 4 novembre. «In occasione della giornata dell’unità nazionale e delle forze armate rendiamo onore al coraggio di chi ha sacrificato la sua vita per difendere la nostra Patria. A loro la nostra profonda gratitudine e l’impegno affinchè la nostra Nazione torni a credere in se stessa e a guardare in alto. Viva l’Italia!». Così su Facebook il premier Giorgia Meloni, che in mattinata su è recata al Milite ignoto all’Altare della Patria.

Celebrazioni del 4 novembre: Mattarella all’altare della Patria e a Cagliari

Con il presidente del Consiglio, il presidente del Senato e il presidente della Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana: in piazza anche la presidente della Corte costituzionale Sciarra. Come da protocollo istituzionale, il capo dello Stato Sergio Mattarella, accompagnato dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, insieme alle più alte cariche civili e militari, ha deposto una corona d’alloro, quindi, dopo l’esecuzione del Silenzio, la cerimonia si è conclusa con il passaggio delle Frecce tricolori. Il capo dello Stato si è poi recato a Cagliari per le celebrazioni del 4 novembre.

Crosetto: “Siamo una nazione unita e rispettata, ma a volte ce lo dimentichiamo”

«Viviamo in una fase geopolitica «complessa e tormentata» e per questo il 4 novembre è. un momento di forte coesione in cui riscoprire l’unità nazionale. Lo ha affermato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un’intervista al Quotidiano nazionale”. «Viviamo ¡n un mondo “grande e terribile”, per dirla con un intellettuale a me molto lontano come Antonio Gramsci. Una fase geopolitica, cioe’, complessa e tormentata, con guerre terribili che imperversano, dall’Ucraina fino a Gaza. Proprio per questo il 4 novembre è e deve rappresentare un momento di forte coesione in cui riscoprire un aspetto dell’italianità che viene troppo poco sottolineato: da due secoli siamo una Nazione compatta, unita, rispettata. A volte, purtroppo, ce lo dimentichiamo, ma gli elementi che uniscono gli italiani sono ben più di quelli che ci dividono. Derivano dalla storia comune, dall’orgoglio per una tradizione culturale, civica e democratica, senza pari. Il 4 novembre serve a ribadirlo e a rivendicarlo», ha detto Crosetto.

“Anche per questo considero – prosegue l’esponente di FdI – una scelta felice celebrare insieme la Giornata delle Forze Armate e il Giorno dell’unità nazionale: i militari sono i primi protagonisti e i difensori di questo sentimento di unità. Inoltre, proprio il contesto internazionale che stiamo vivendo rende chiaro a tutti quanto sia importante l’attività delle Forze Armate in termini di deterrenza e prevenzione delle minacce e per il mantenimento della sicurezza e della pace tra Nazioni. È un lavoro quotidiano che merita di essere riconosciuto, anche attraverso un momento collettivo come una festa nazionale», ha aggiunto.

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