Fonte:secoloditalia 11 marzo 2021

occhi di tutta l’Europa sono puntati su AstraZeneca e il suo vaccino anti Covid dopo alcune morti sospette avvenute in diversi Paesi, Italia compresa, a seguito della somministrazione della prima dose. In particolare, a essere nell’occhio del ciclone nel nostro Paese è il lotto ABV2856, bloccato dall’Agenzia Italiana del Farmaco in via precauzionale. Al momento, precisa l’Aifa, “non è stato stabilito alcun nesso” tra i decessi sospetti e “alcuni eventi avversi gravi” ma le indagini sono partite, portando a un momentaneo stop: una dopo l’altra le regioni hanno annunciato di aver bloccato il lotto incriminato. I carabinieri dei Nas fanno sapere che devono ancora calcolare il numero di fiale residuo, il cui uso verrà ora bloccato.

Stessa precauzione è stata presa anche in Danimarca, dove però la sospensione riguarda tutte le fiale AstraZeneca che, in attesa di chiarimenti su potenziali effetti collaterali e coaguli di sangue, non verranno usate per i prossimi 14 giorni. La prima era stata l’Austria che ieri aveva fermato un altro lotto (ABV5300) dopo la morte di una persona, deceduta per trombosi multipla 10 giorni dopo la somministrazione: oggi le inoculazioni sono state sospese anche in Norvegia e Islanda.

A preoccupare in Italia sono i casi di morti sospette avvenute in Sicilia. Due in particolare gli episodi su cui sta indagando la magistratura: il decesso del poliziotto della Squadra Mobile di Catania, Davide Villa, e quello di Stefano Paternò, sottufficiale della Marina militare in servizio ad Augusta, in provincia di Siracusa, morto per un arresto cardiaco dopo essersi sottoposto al vaccino AstraZeneca. Secondo quanto confermato dal procuratore di Catania Carmelo Zuccaro, che indaga sulla morte del primo, i due casi sarebbero legati proprio dalla somministrazione del vaccino dallo stesso lotto, l’ABV2856.

Da qui lo stop precauzionale in Italia di quel lotto specifico, arrivato da Aifa, in attesa di chiarimenti e indagini sui singoli episodi. La preoccupazione però è alta: il Paese è alle prese con la terza ondata e i rallentamenti della campagna vaccinale di massa. Per questo le istituzioni vogliono certezze. Il premier Mario Draghi ha avuto una telefonata con la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen che ha confermato la mancanza di un collegamento tra gli episodi e il vaccino AstraZeneca e ha annunciato una review accelerata sul vaccino da parte di Ema.

La stessa Agenzia europea del farmaco ha precisato che i benefici del vaccino AstraZeneca continuano a superare i suoi rischi, e che può essere somministrato mentre sono in corso le indagini. Altri Paesi, come la Spagna e la Francia, non hanno infatti sospeso le somministrazioni: il numero di eventi tromboembolici nelle persone vaccinate non è superiore al numero osservato nella popolazione generale. “Al 10 marzo 2021, sono stati segnalati 30 casi di eventi tromboembolici tra quasi 5 milioni di persone vaccinate con il vaccino AstraZeneca nello Spazio economico europeo”, specifica l’Ema in una nota.

A difendere la sicurezza del siero è anche il ministro degli Esteri britannico Dominic Raab, secondo cui il vaccino, sviluppato in collaborazione con l’università di Oxford e su cui Londra ha fatto enormi investimenti, “è sicuro. Siamo molto fiduciosi, grazie ai rigorosi controlli interni che abbiamo avuto, che il vaccino sia sicuro da prendere, ma ovviamente rispettiamo il fatto che ogni Paese voglia seguire i propri processi di regolamentazione con molta attenzione”.

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