Estratto dall’articolo di Alberto Busacca per LiberoQuotidiano

Ormai siamo arrivati al reato di zainetto sedizioso. E perfino un astuccio, di questi tempi, può diventare fascista. Già, adesso basta una cartella dedicata ai bambini delle elementari e delle medie per mandare in tilt una sinistra vittima delle proprie ossessioni. Tutto nasce da una collaborazione tra l’Esercito e la Giochi Preziosi (che non risulta essere una pericolosa associazione di estrema destra) per mettere in commercio una serie di prodotti dedicati alla scuola. Nello specifico si tratta di zainetti e astucci con i marchi “Esercito”, “Folgore” e “Alpini”. In pratica se qualche bambino (o qualche bambina, perché no?) è stufo di avere la cartella con sopra l’Uomo Ragno, Harry Potter, le Tartarughe Ninja o le Barbie, ora può scegliere anche uno di questi nuovi zainetti.

ATTENTI!
Tutto a posto, quindi? Eh, no. Perché qui siamo in Italia e ogni occasione è buona per fare polemica. E così sono arrivate le lamentele dei promotori dell’Osservatorio contro la militarizzazione della scuola e delle università (sì, esiste un osservatorio del genere…). «Diversi», spiegano, «sono i fattori di questa campagna pubblicitaria che ci hanno lasciati stupefatti e allo stesso tempo indignati, a cominciare dallo slogan che accompagna il lancio del prodotto sul mercato, “Tutti sull’attenti!”, che rievoca nella memoria collettiva il periodo più buio del nostro recente passato». Eccolo qui, il consueto allarme fascismo… Non solo. «A nostro avviso», prosegue l’Osservatorio, «una campagna pubblicitaria del genere sembra andare di pari passo con il dilagare nelle nostre scuole e sull’intero territorio nazionale di quella “cultura della difesa” che interpreta la funzione delle forze armate in maniera parziale, omettendo sistematicamente di ricordare quella che è la vera missione di tutti gli eserciti, ovvero fare la guerra. Crediamo che questa operazione commerciale sia perfettamente in linea con quel processo di militarizzazione delle nostre scuole e del mondo del sapere in generale che sta avanzando a grandi passi» (Ah, sì? Non ce n’eravamo accorti…). Gran finale: «La ditta che distribuisce questi zaini ha fiutato il clima che c’è nel Paese: una retorica di guerra che va avanti da un po’ ed è già entrata nelle scuole. Chiediamo a genitori, studenti e studentesse di non acquistare i suddetti zaini scolastici.

Deve essere chiaro che le finalità educative della scuola sono assolutamente inconciliabili non solo con la presenza dei militari nelle nostre aule, ma anche con tutto un linguaggio di stampo militare che nulla ha a che vedere con le attività didattiche quotidianamente portate avanti da docenti e alunni». Come ogni boicottaggio che si rispetti, per lanciare l’iniziativa sui social sono arrivati anche gli hashtag ad hoc: #boicottagiochipreziosi, #giochipreziosigiochipericolosi, #nogiochipreziosi, #nogiochidiguerra. La campagna è stata subito ripresa da Repubblica, nella rubrica di Paolo Berizzi, e dal fattoquotidiano.it. Che ha pure sentito la Giochi Preziosi, comprensibilmente spiazzata da questa inattesa quanto pretestuosa polemica. «Abbiamo iniziato questa collaborazione», ha spiegato Dino Canuti, chief commercial officer del Gruppo, «con la volontà di sottolineare quanto l’esercito sia al servizio della popolazione, quando c’è bisogno, nel nostro Paese e non solo. Pensiamo al Covid, alla loro attività di protezione civile così come al supporto alla polizia. È parte di un lavoro più grande che stiamo facendo con tutte le forze dell’ordine». Molto semplice…

MODELLI
Ora, al di là dello slogan “Tutti sull’attenti!”, che può piacere o non piacere ma che sembra francamente un po’ poco per gridare al ritorno imminente del fascismo, non si capisce cosa ci sia di scandaloso in questa iniziativa. Militarizzazione delle nostre scuole? Ma va là… Esercito, Folgore e Alpini per il nostro Paese sono indiscutibilmente un orgoglio, e ci vuole molta fantasia, o molta ideologia, per considerarli in qualsiasi modo diseducativi. Sarebbe come criticare gli zainetti della Ferrari perché ai ragazzi bisogna insegnare a rispettare i limiti di velocità… E poi: si dice spesso che i giovani oggi hanno eroi sbagliati, dagli influencer che girano video idioti (e spesso pericolosi) su YouTube ai personaggi di Gomorra con il loro controverso fascino malavitoso. Modelli da non imitare, certamente. Davvero qualcuno si preoccupa se un bambino vuole la cartella degli Alpini?

 

One thought on ““Folgore”, “Alpini”: gli zainetti dell’esercito fanno impazzire la sinistra”

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