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Strage sui binari, volano “avvoltoi” a sinistra: per Landini è colpa del governo Meloni…

Estratto dall’articolo di Lucio Meo per Secoloditalia.it

La strage di Brandizzo sarebbe colpa del governo Meloni, in carica da meno di un anno. Nessuna autocritica del sindacato, ma tante accuse alla politica, anche a chi è al governo da poco. Maurizio Landini non disdegna il ruolo di “avvoltoio” politico sulla tragedia dei cinque manutentori morti sui binari, di cui ieri è stato pubblicato uno choccante video, e in una intervista alla “Stampa” concentra le responsabilità su chi, a rigor di logica, non sembra tra i principali colpevoli per delle procedure di lavoro e di sicurezza non rispettate.

La strage sui binari e le accuse di Landini al governo

“Bisogna fermare il sistema che ha ucciso 5 lavoratori sui binari a Brandizzo. La magistratura ci dirà se ci sono state anche delle responsabilità individuali, ma di certo siamo di fronte a un sistema che per tagliare i tempi e i costi porta a queste tragedie, anche favorendo i subappalti a cascata, quando invece ci si dovrebbe porre l’obiettivo primario della sicurezza, che non è un costo ma come investimento”, sostiene il segretario generale della Cgil.

“Bisogna cambiare la legge che li ha liberalizzati, ma già da subito chiediamo alle Fs, che sono di proprietà dello Stato, e alle altre aziende di superare questa logica. Noi avevamo ottenuto dal governo Draghi che in caso di subappalto le condizioni di sicurezza e di lavoro restassero invariate. Invece il nuovo governo ha cancellato tutto con la riforma del codice degli appalti e con i subappalti a cascata. C’è una responsabilità politica nel modo in cui si affronta questo problema”, è l’accusa di Landini, già sul piede di guerra sul fronte della manovra. Ma tutto fa brodo, si sa…

L’errore umano? Solo eventuale…

Inoltre, per il leader della Cgil “bisogna ripensare i tempi di manutenzione e di lavoro, per garantire maggiore sicurezza e più qualità, mentre oggi la tendenza è scaricare tutto il peso sui lavoratori per ridurre i costi. E come terza priorità, – aggiunge – nell’era digitale non è accettabile che non si disponga delle migliori tecnologie per correggere l’eventuale errore umano”. E qui, finalmente, arriva anche l’ipotesi più plausibile, l’errore umano, su cui però il sindacato non “vola” con piacere.

 

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