Giuseppe Conte spara balle su Meloni? Clamoroso: pure Lilli Gruber zittisce il grillino

Estratto da LiberoQuotidiano.it

Nel salottino di Lilli Gruber, a Otto e Mezzo, nella puntata in onda martedì 20 giugno, ecco Giuseppe Conte, il leader del M5s. Il grillino fa il punto politico dopo l’evento di Roma sul cui palco c’era anche Elly Schlein, oltre a Beppe Grillo e i suoi violenti deliri su passamontagna e “brigate del reddito”. Si parla di futuribili alleanze, di riorganizzazione dell’opposizione e, ovviamente, si parla anche del governo. E l’ex premier non perde l’occasione per scagliarsi in modo piuttosto scomposto contro Giorgia Meloni. Talmente scomposto da far eccepire addirittura Lilli la rossa, una che a Meloni, eufemismo, non fa un cent di sconto.

“Come giudica quanto fatto sin ora dalla Meloni?”, chiede la conduttrice. E Conte: “Malissimo, sta venendo fuori… mi ha sorpreso, io ero anche un po’ abituato alla destra sociale…”. Ma la Gruber la interrompe: “Però… record di occupazione”. E il grillino: “Eh, ma i dati vanno letti bene. C’era già una risalita nell’ultimo quadrimestre del 2021 ed è continuata. Il problema è come si distribuisce l’occupazione e la qualità. Il precariato non funziona“, sparacchia. E ancora una volta, clamoroso e gustoso, Gruber lo corregge: “Ma il numero dei non-precari è aumentato“. Conte non molla: “Però mi permetta, il problema è dove è andato questo governo: sta creando in modo scientifico e consapevole una fascia di Serie A di cittadini, mentre tutti gli altri sono in fascia B. La legge uguale per tutti viene stravolta”, butta la palla in tribuna.

Ma non è finita: “La giustizia? Scusi… la custodia cautelare – rimarca il grillino -. Viene predisposta anche per prevenire la latitanza: chiaro che se uno sa che c’è l’interrogatorio, va all’estero. Soprattutto ricchi, politici e mafiosi“, la butta lì, qualunquismo un tanto al chilo, riprendendo le tesi di Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano. A quel punto anche Aldo Cazzullo, firma del Corriere della Sera presente in studio, fa notare al presunto avvocato del popolo come il consenso per Meloni e governo resti altissimo.

E qui Giuseppi snocciola un’altra delle sue perle: “Il governo non si deve illudere di avere la maggioranza nel Paese“, afferma facendo riferimento all’astensione (argomento la cui solidità è prossima allo zero). “Hanno ancora consenso – riprende -. L’opposizione deve creare un percorso, battaglie comuni, abbiamo un po’ di tempo. Ma credo che la Meloni stia deludendo il suo stesso elettorato: si sta rimangiando tutta una serie di promesse fatte in campagna elettorale. Ha introdotto una tassa patrimoniale, lo ha detto Fabi: abbiamo meno 61 miliardi per il caro vita sui conti correnti, lei non sta facendo nulla!”, conclude Giuseppe Conte con l’ennesima fandonia. Parla di patrimoniale a proposito in primis, ma soprattutto scorda le politiche fiscali che il governo sta cercando di mettere in campo, oltre a scordare quanto già fatto in tal senso.

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