Cina e Russia “hanno mantenuto una stretta comunicazione a tutti i livelli”. La portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Mao Ning, ha risposto così a una domanda se i leader dei due Paesi, Xi Jinping e Vladimir Putin, abbiano avuto colloqui su quanto accaduto nel fine settimana in Russia con il tentativo di insurrezione del capo di Wagner Yeevgeny Prigozhin. La portavoce ha ribadito come “l’incidente” sia un “affare interno” della Russia. “In qualità di Paese vicino amico” e per “promuovere una partnership strategica globale per una nuova era”, il gigante asiatico ritiene che la Russia “possa mantenere la stabilità” e “raggiungere lo sviluppo”, ha aggiunto.
Insomma, al netto del lessico formale della diplomazia, Pechino non molla Mosca. Ma il golpe fallito del leader del Gruppo Wagner rischia comunque di avere pesanti conseguenze nel rapporto tra i due Paesi. Dopo l”incidente” la Cina ha atteso 36 ore prima di prendere posizione. “In qualità di vicino amichevole e partner strategico globale di coordinamento nella nuova era sostiene la Russia nel mantenimento della stabilità nazionale e nel raggiungimento di sviluppo e prosperità”, era scritto nella nota di domenica dopo l’incontro avvenuto a Pechino fra il viceministro degli Esteri di Mosca, Andrei Rudenko, e il capo del ministero degli Esteri cinese Qin Gang.