Estratto dall’articolo di Dario Martini per IlTempo

La Germania non vuole prendere i migranti dall’Italia, nonostante sia suo dovere in base all’accordo firmato nel giugno 2022. Sono i cosiddetti ricollocamenti solidali. Adesso, come se non bastasse, annuncia finanziamenti alle Ong per incentivare gli sbarchi sulle nostre coste, confermando quanto denunciato nei giorni scorsi dal vicepremier Matteo Salvini. A rivelarlo è un portavoce del ministero degli Esteri tedesco. Si tratta di due finanziamenti da centinaia di migliaia di euro: il primo per un progetto di assistenza a terra di migranti in Italia, in accordo con la Comunità di Sant’Egidio; il secondo per sostenere una Ong che opera salvataggi in mare, senza precisare di quale organizzazione non governativa si tratti. Ad interpellare il portavoce è stata l’Ansa. Queste le risposte: «Il ministero degli Affari Esteri federale sta attuando un programma di sostegno finanziario istituito dal Bundestag (il parlamento tedesco, ndr). L’obiettivo è quello di sostenere sia il soccorso civile in mare che i progetti a terra per le persone soccorse in mare. Abbiamo ricevuto diverse richieste di finanziamento. In due casi l’esame delle domande è già stato completato. L’erogazione dei fondi, in questi due casi, è imminente. Si tratta di un progetto per l’assistenza a terra in Italia di persone soccorse in mare e di un altro progetto di un’organizzazione non governativa sulle misure di salvataggio in mare». Entrando ancora più nel dettaglio, «in entrambi i casi si tratta di finanziamenti compresi tra 400.000 e 800.000 euro».

A novembre 2022 il Bundestag aveva deliberato lo stanziamento complessivo di 6 milioni di euro, spalmati in tre anni, in favore di United4Rescue (Uniti per il salvataggio), una coalizione di Ong supportata economicamente anche dalla Chiesa evangelica tedesca. Questa «alleanza» per i soccorsi in mare vanta tre navi attualmente attive tra Nord Africa e Sicilia: Sea Watch 5, Humanity 1 e Sea Eye 4. Sea Watch fa sapere di non aver ancora ricevuto i soldi. Secondo quanto scritto dal settimanale Der Spiegel, i fondi sarebbero temporaneamente congelati. Non a caso ieri il portavoce tedesco ha sottolineato che il finanziamento «da parte del ministero degli Esteri nel 2023 è limitato a un totale di 2 milioni di euro per tutti i progetti». Lasciando quindi intendere che i due primi stanziamenti annunciati ieri sono solo i primi di una lunga serie.

Tirata in ballo dalla Germania, la Comunità di Sant’Egidio precisa quale sia il suo ruolo in tutto ciò: «Nell’ambito di un rapporto che esiste da tanti anni con lo Stato tedesco, è stato firmato un nuovo accordo che servirà a sostenere i nostri progetti di accoglienza e integrazione dei migranti già arrivati sul territorio italiano, non per il salvataggio in mare». Due giorni fa era stato l’ambasciatore tedesco in Italia, Hans-Dieter Lucas, a pubblicizzare su X (ex Twitter) la firma dell’accordo: «Sant’Egidio svolge un lavoro eccellente qui in Italia e nel mondo. La Germania continuerà a sostenerlo. Sono lieto di aver firmato un nuovo progetto sulla migrazione con Cesare Zucconi (il segretario della Comunità, ndr). Perché l’Europa può risolvere il tema dei rifugiati solo insieme».

 

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