Estratto dall’articolo di Gabriele Imperiale per IlTempo

Sono sempre più agitate le acque del campo largo e l’alleanza tra Giuseppe Conte ed Elly Schlein, causa cacicchi e capibastone, sembra ormai al capolinea. Il caso Bari infatti sta lacerando il rapporto tra i due maggiori partiti dell’opposizione e gli attacchi da ambo le parti si sprecano. Ultimo quello della dem, Alessia Morani. Ospite di Stasera Italia su Rete 4, l’ex deputata del PD ha sfruttato l’assist del direttore de La Repubblica, Maurizio Molinari, per togliersi qualche sassolino dalla scarpa sul – probabile – ex alleato. “I sondaggi in questo momento lo vedono in difficoltà – spiega Molinari – È dietro di troppi punti rispetto a quelle che sarebbero le sue attese e, in maniera sicuramente valida da un punto di vista della narrativa pubblica, incalza la Schlein con le stesse parole che la Schlein ha detto in un recente passato”.

Il messaggio di Conte, secondo Molinari, è molto chiaro: “se tu eliminerai le correnti attorno a te, facciamo l’accordo io e te – dice il direttore – è una maniera molto abile da parte di Conte di tentare di separare Elly Schlein da alcuni elementi strutturali del Partito Democratico in maniera tale ovviamente da indebolirla”. Secondo Molinari, il fine ultimo dell’ex presidente del Consiglio è quindi quello di “arrivare prima del PD all’elezioni europee”.

Tanto basta per scatenare la polemica a distanza tra Conte e Morani. Innanzitutto, una difesa strenua della sua segretaria: “credo che la nostra segretaria nazionale stia tenendo l’atteggiamento giusto, di grande responsabilità – spiega l’ex deputata – a Bari ha dato la risposta che si doveva a chi sta provando ad approfittare per una competizione proporzionale come quella delle europee di quello che sta accadendo a Bari”. Poi la carota: “Io continuo a pensare che noi dobbiamo coltivare questa alleanza – dice Morani – perché l’alleanza è importante per riuscire ad essere competitivi”. E infine il bastone: “I partiti dovrebbero recuperare un po’ il loro ruolo sul territorio, cioè quelle di essere sentinelle, le antenne della gente – dice guardando dritta in camera – Schlein sta facendo un lavoro ripeto importante di grande responsabilità e da parte sua Conte dovrebbe fare la stessa cosa”.

A slogan fanno eco slogan, almeno secondo Morani: “Verrebbe facile rispondere con le stesse parole di Conte e cioè ‘onestà’. Due giorni fa è stato condannato l’ex presidente del consiglio comunale di Roma, De Vito, a 8 anni e 8 mesi – spiega e da un consiglio all’alleato – per cui io eviterei di fare questa guerra nel fango”. Morani striglia l’alleato e lo sprona a maggiore onestà: “Oggi parliamo del PD, ma ieri o l’altro ieri potevamo parlare tranquillamente di altri partiti – finisce il suo pensiero – dobbiamo essere onesti con i nostri elettori e dire che queste cose purtroppo succedono e che bisogna avere la forza anche di reagire”.

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