Estratto dall’articolo di Robert Perdicchi per il Secoloditalia

Il fine “supremo” dell’operazione di Israele è quello “dell’eliminazione completa del nemico – Hamas – e di “garantire la nostra esistenza come stato”. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, nella conferenza stampa di stasera in diretta tv –  conferma che “i nostri soldati sono dentro Gaza” nella nuova fase dell’operazione militare scattata dopo l’attacco del 7 ottobre sferrato da Hamas. Dopo i raid delle ultime 24 ore, mai così massicci, tank e soldati israeliani sono entrati nella Striscia di Gaza per una nuova fase del conflitto. Se Israele non vince questa guerra si diffonderà il male. Per questo la nostra sarà la vittoria del bene sul male“, dice Netanyahu parlando alla nazione e ricordando che Israele ha “il sostegno di tutta la comunità internazionale”. Il primo ministro cita espressamente i leader di Gran Bretagna, Francia e Italia che sono stati in visita a Tel Aviv per sostenere Israele.

Benjamin Netanyahu: “Indagheremo su chi ha sbagliato il 7 ottobre”

“Questa non sarà una guerra breve, sarà una guerra lunga”, dice il ministro della Difesa Yoav Gallant intervenendo a fianco del premier. “Riusciremo a raggiungere tutti i nostri obiettivi”, aggiunge manifestando “assoluta fiducia” negli ufficiali responsabili dell’operazione e ribadendo “l’impegno a non coinvolgere i civili negli scontri frontali”. Le Forze di Difesa israeliane, interviene Netanyahu, hanno “chiesto ai residenti a Gaza di andare via” ma Hamas commette crimini contro l’umanità “usando la sua gente come scudi umani”.

Benjamin Netanyahu, poi, promette un’indagine completa sull’attacco del 7 ottobre rispondendo ad una domanda su sue eventuali responsabilità rispetto a quei fatti, ma sottolinea che la guerra contro Hamas è la questione urgente. Il premier israeliano ha sottolineato l’unità del suo gabinetto di guerra e del governo in generale, e ha affermato che l’operazione di terra potrebbe aiutare a mettere al sicuro gli ostaggi detenuti da Hamas. “Abbiamo due obiettivi, quello supremo è eliminare completamente le capacità operative e governative di Hamas e il secondo è quello di riportare indietro gli ostaggi”.

L’incontro con le famiglie degli ostaggi

Prima del discorso alla nazione, Netanyahu ha incontrato i familiari degli oltre 200 ostaggi sequestrati 3 settimane fa da Hamas. I rappresentanti delle famiglie, dopo il colloquio con il premier, hanno chiesto la liberazione di tutti i prigionieri palestinesi in Israele in cambio del rilascio dei loro cari. “Riportate tutti indietro ora”, ha dichiarato Meirav Leshem-Gonen, la cui figlia 23enne Romi è stata rapita il 7 ottobre, nel corso di un incontro con la stampa a Tel Aviv.

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