Estratto dall’articolo di Luca De Lellis per IlTempo.it

Giorgia Meloni e la droga, come due strade parallele che non si incontrano mai. Le parole della Presidente del Consiglio durante la “Giornata mondiale contro le droghe” celebratasi a Montecitorio sono state chiare. “Stop al lassismo” con il quale i governi precedenti hanno trattato il tema e no alle droghe, perché “fanno male tutte, non esistono distinzioni, chi dice una cosa diversa dice una menzogna”. Alessandro Sallusti, nel corso della puntata di Otto e Mezzo, ha analizzato il discorso della leader di Fratelli d’Italia, sostenendo che “lei è questa roba qua”. Poi approfondisce: “E’ una persona che dice le cose che pensa”.

Nel mezzo monologo di Meloni alla Camera, si è assistito anche a un duro confronto trail Premier e il deputato di +Europa Riccardo Magi. L’esponente dell’opposizione ha, infatti, esposto cartelli con su scritto: “Cannabis non ci pensa lo Stato ci pensa la mafia”, ricevendo una replica piccata: “Io non mi faccio intimidire, abbiamo visto i risultati del lavoro che avete fatto in questi anni”. Anche l’ospite della conduttrice Lilli Gruber ha attaccato Magi, reo di “aver aggredito il Premier, perché nessuno va a fare il disturbatore in una conferenza stampa”. Questo, ha sentenziato Sallusti, è “un classico della sinistra”.

È noto che il centrosinistra vorrebbe la legalizzazione delle droghe leggere per togliere alle associazioni di stampo mafioso un business di grande lucro. Ma per Meloni “dire che ci sono droghe che possono essere usate è un inganno”, e per il direttore di Libero l’assunto è lo stesso: “Meloni ha detto cose condivise dal 99% degli italiani. La droga è una devianza, perché credo che nessun genitore vorrebbe un figlio drogato e tantomeno i figli sono felici di drogarsi”. E, per quanto riguarda le differenze tra le sostanze stupefacenti, così come il Premier, anche Sallusti non le percepisce: “Non c’è divario tra droghe pesanti e droghe leggere. La comunità scientifica sostiene che le canne alla lunga hanno effetti pericolosi e, comunque, rappresentano nella maggior parte dei casi l’anticamera delle droghe pesanti”. In definitiva, conclude l’ospite di Otto e Mezzo, “gli italiani hanno già dimostrato di essere dalla parte del governo Meloni, anche nelle ultime elezioni in Molise. Mi dispiace per quelli come Massimo Giannini (direttore de La Stampa presente in studio, ndr) che la pensano diversamente. Ma la droga è una devianza”.

 

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