Estratto dall’articolo di Brunella Bolloli per LiberoQuotidiano

Che razzo c’entra Carola Rackete con la nostra patria? Ce lo chiediamo scorrendo il programma del festival “L’eredità delle donne” che si terrà a Firenze dal 24 al 26 novembre e ha un nobile scopo perché promuove l’empowerment femminile, sottolinea il ruolo delle protagoniste nelle scienze, nella politica e nell’economia, e mira a valorizzare le donne che si sono distinte nella società e «hanno contribuito al progresso e all’eredità che lasceremo alle generazioni future».

La rassegna è dedicata ad Anna Maria Luisa de’ Medici, nota come l’Elettrice Palatina, la prima “Madre della Patria” e Madre della Cultura Italiana ed europea ante litteram alla quale si deve il merito di avere mantenuto integro l’intero patrimonio culturale e artistico fiorentino, una città che tutto il mondo ci invidia. Benissimo. E però poi tra le ospiti d’onore del festival, patrocinato dalla rossa Toscana targata Pd, spunta la capitana tedesca che nel 2019 speronò una motovedetta della nostra Guardia di Finanza, la comandante della Sea Watch che disobbedì all’allora ministro degli Interni Salvini. Per questo è stata insignita dagli organizzatori del titolo di “madre della patria”? Se non fosse vero ci sarebbe da ridere, tanto più che la direttrice del festival è Serena Dandini, maestra di sketch comici, ma stavolta c’è poco da scherzare. Perché se vale tutto e perfino un’attivista pro-migranti viene elevata al rango di madre della patria allora siamo oltre a ciò che il generale Vannacci chiama il “mondo al contrario”.

Fratelli d’Italia e Lega, infatti, sono pronti alle barricate contro Giani. Francesco Torselli, capogruppo regionale di Fdi, tuona: «Di quale patria, governatore Gia ni, sarebbe madre Rackete? Di quella in cui giovani milionari annoiati s’inventano eroi trasgredendo le leggi di stati sovrani in giro per il mondo? Se questa è la patria di chi governa oggi in Toscana, non è certo la nostra!». A lui fa eco la capogruppo leghista Elena Meini: «Ci chiediamo quale lustro abbia dato la predetta attivista alla sua nazione». Critica anche l’europarlamentare del Carroccio Susanna Ceccardi. Per Carola, invece, il festival è tutta pubblicità visto che ha annunciato di volersi candidare alle Europee. Ecco, adesso abbiamo capito che razzo c’entra la Rackete (Rakete, senza c, in tedesco significa razzo) con la kermesse.

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