Estratto da LiberoQuotidiano.it

È una Giorgia Meloni che non le manda a dire all’opposizione. Neppure quando si tratta di Mes. Dopo aver chiesto la sospensiva di 4 mesi per il ddl di ratifica del Meccanismo europeo di stabilità, la premier risponde alle critiche ricordando che “di fronte alla sfida globale tra Usa e Cina, che hanno iniettato nelle loro economie liquidità enormi, l’Ue non può competere se non lasciando maggiore flessibilità ai propri Stati nell’utilizzo delle risorse disponibili”.

Stesso discorso sul Pnrr, “soprattutto – tuona intervistata dal Corriere della Sera – se smettiamo di fare allarmismo su una questione strategica per la nazione intera e che, nella migliore tradizione dei Tafazzi d’Italia, viene strumentalizzata per attaccare il governo. Noi siamo impegnati per rispondere alle ultime richieste di chiarimenti da parte della Commissione e ricordo che lavoriamo su un piano scritto da altri”.

Non manca poi la stoccata a chi la preceduta, anche se “senza polemica”. “Non posso fare a meno di notare che se il lavoro certosino che stiamo facendo adesso, senza alcuna tensione con la Commissione, fosse stato fatto a monte quando i progetti sono stati presentati, avremmo potuto risparmiare molto tempo”. E a chi, come la leader del Partito democratico Elly Schlein le contesta di vantare in Ue amici sbagliati come Orban, il presidente del Consiglio ribatte: “Sulle ‘amicizie sbagliate‘ a livello internazionale mi permetta di non infierire su chi ancora oggi è reticente nel condannare regimi come quelli di Cuba e Venezuela. Chi è in buona fede – conclude – può constatare quanto l’Italia oggi sia centrale e rispettata nei consessi internazionali. Con buona pace delle Cassandre che speravano nell’isolamento”.

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