Fonte:Secoloditalia 30 luglio 2022 di Federica Parbuoni
«Non ci sono giustificazioni per tale brutalità. Mi auguro che l’assassino la paghi cara per questo orrendo omicidio». Giorgia Meloni ha condannato immediatamente il brutale assassinio di Alika Ogorchukwu, un ambulante nigeriano di 39 anni, massacrato nel centro di Civitanova Marche da un operaio italiano di 32 anni, Claudio Giuseppe Ferlazzo, poi arrestato con l’accusa di omicidio volontario e rapina, poiché oltre ad accanirsi fino alla morte su Ogorchukwu gli ha anche preso il cellulare. Oltre alla leader di FdI anche il governatore della Regione, Francesco Acquaroli, si è detto «sconvolto», esprimendo «profondo cordoglio» e augurandosi giustizia. Eppure certi ambienti della sinistra sembrano non essersene accorti e subito hanno iniziato a strumentalizzare anche questo omicidio così drammatico, diventato nel giro di poche ore materia da dare in pasto alla propaganda elettorale, come dimostra un rapido giro sui social.
La strumentalizzazione del brutale assassinio di Civitanova Marche
Civitanova Marche è attualmente in tendenza su Twitter, ma se questo non stupisce, colpisce invece il fatto che più che la pena per la vittima, più che l’orrore per la violenza dell’assassino e per l’indifferenza dei passanti, che hanno ripreso il pestaggio ma non sono intervenuti per salvare Ogorchukwu, il punto sia individuare i mandanti politici di un fatto che appare di cronaca pura. Partecipano a questo gioco al massacro non solo singoli utenti ideologizzati, ma anche esponenti del mondo associativo e giornalisti di una certa influenza. «Un uomo disabile è stato ammazzato di botte su un marciapiede di Civitanova Marche», si legge sul profilo dell’associazione pro migranti Baobab Experience, che si premura di sottolineare che è successo «nella Regione guidata da Fratelli d’Italia». «L’educazione razzista», è la chiosa.
L’infelice cinguettio di Corrado Formigli
«Nigeriano invalido massacrato a bastonate da un italiano a Civitanova Marche. Attendiamo post indignati di Matteo Salvini e Giorgia Meloni», ha cinguettato Corrado Formigli, incappando in un una pessima figura: Meloni, infatti, quell’omicidio lo aveva condannato con grande fermezza, senza bisogno delle sollecitazioni pelose di nessuno.
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