Estratto dall’articolo di Chiara Pellegrini per LiberoQuotidiano
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e la sua giunta hanno un obiettivo pedagogico formativo: favorire il pensiero Lgbtq+ e tutte le sfaccettate sfumature che ne corredano il pacchetto, orientando le piccole menti di bambini dai zero ai sei anni, negli asili nido e nelle scuole materne della Capitale. Il Campidoglio – a maggio 2023- ha approntato infatti dei corsi di formazione dedicati proprio a docenti ed educatori, inquadrati nel Piano di aggiornamento 2023/2026, «per contrastare le disuguaglianze e costruire opportunità per tutte e tutti». Qualche giorno fa sulle scrivanie di direttori di municipi, direttori Socio-educativi, funzionari e docenti è stata recapitata la dettagliata circolare (protocollo 2023/9497) che racchiude la sintesi del nuovo piano triennale per il personale scolastico, definito sulla base dell’indirizzo politico delineato dall’assessora alla Scuola, Claudia Pratelli. La prima voce in elenco prevede di «de-costruire gli stereotipi di genere ed educare alle emozioni e alle relazioni». Insomma favorire la teoria genderless, secondo cui l’idea di base è che gli stereotipi di genere limitino le opportunità a disposizione di un bambino di sviluppare la propria espressione individuale.
OBBLIGO
I libri con mamma e papà, nonno e nonna, non vanno più bene. Maestri e maestre dovranno attingere dal patrimonio della letteratura Lgtbtq+ con album illustrati, come spiega l’informativa del Dipartimento Scuola Lavoro e formazione professionale del Comune di Roma. , viene riportato nella circolare, «veicola le relazioni tra individui, bambine/i e adulti educatori proponendo, anche, modelli familiari di ruoli diversificati nelle attività quotidiane e di cura, nelle professioni e nella società». L’invito è quello di «leggere senza stereotipi» per «orientarsi in uno spazio vivo e in continuo divenire». Come se non bastasse, si precisa nell’informativa rivolta ai collegi docenti, che sarà «obbligatorio» affrontare le tematiche relative agli stereotipi di genere e all’inclusione. «Pertanto», scandisce la circolare del Comune di Roma «ciascun gruppo formativo dovrà orientare la propria scelta in modo da collocarle in due delle annualità del triennio; la terza tematica dovrà essere individuata, a scelta collegiale, tra le due rimanenti proposte (“Relazioni e stili comunicativi”, “Lo spazio come terzo educatore”».
Dura la reazione all’iniziativa del Pd da parte del capogruppo della Lega in Campidoglio Fabrizio Santori: «Diciamo “no” e ci opponiamo con forza ai corsi ideati dal Campidoglio per favorire il pensiero Lgbt+ e inculcarlo ai bambini sotto i 5 anni», tuona Santori. E aggiunge: si tratta di un sistema «vergognoso e inaccettabile che vede costruire una rete di finanziamenti rivolti a questi mondi mentre mancano sempre i soldi per gli anziani, i disabili e i bambini. Daremo battaglia contro il fin troppo trasparente oscurantismo targato Pd che cerca di imporre, a colpi di modifiche calate dall’alto e senza alcun confronto, dei piani formativi scolastici su temi delicati e oltretutto rivolti agli alunni dei nidi e delle scuole dell’infanzia, dettati dal pensiero unico della sinistra». Piccola nota a margine: la Giunta Gualtieri, solo un anno fa, negò la Sala della Protomoteca in Campidoglio all’associazione “Non si tocca la famiglia” su pressione dell’ex presidente delle Famiglie arcobaleno, Marilena Grassadonia, oggi a capo dell’Ufficio Lgbt+ del Comune, perché l’argomento del convegno “Il rischio educativo nel linguaggio dei media” fu giudicato «divisivo».
CARENZE
Mentre il Campidoglio favorisce l’indottrinamento no gender, le scuole devono affrontare carenza di organico, mancanza in insegnanti di sostegno dedicati ai piccoli diversamente abili, incarichi annuali tagliati e una copertura media per i nidi (dati Openpolis 2020) di 39,9 posti ogni 100 bambini. Senza contare risorse economiche ridotte al lumicino e due scioperi nel giro di un mese da parte dei lavoratori del comparto scolastico comunale. Che le lezioni contro l’omolesbotransfobia siano importanti per il primo cittadino Gualteri lo dimostrano anche i seminari, avviati giusto lo scorso aprile e rivolti ai dipendenti Atac, l’azienda municipalizzata dei trasporti di Roma che spesso fa capolino nelle cronache locali e nazionali per scioperi, assenteismo e disservizi di mezzi e impianti.
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