Le parole del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres scatenano le reazioni di Israele, e non solo. E oggi, dopo l’intervento di ieri segnato da toni inusuali, le dichiarazioni del diplomatico portoghese, alto ufficiale delle Nazioni Unite di cui è il numero uno dal 2017, hanno reso incandescente un dibattito già rovente. «È importante riconoscere anche che gli attacchi di Hamas non sono arrivati dal nulla», ha sostenuto Guterres ieri durante il Consiglio di sicurezza. Aggiungendo anche: «Il popolo palestinese è stato sottoposto a 56 anni di soffocante occupazione»…
Non si placa l’ira di Israele dopo le dichiarazioni di Guterres
Oggi, a 24 ore da quelle affermazioni di fuoco che hanno scatenato un inferno di risposte e di accuse, dopo la richiesta di dimissioni di Guterres avanzata dall’ambasciatore di Israele all’Onu Gilad Erdan, il diplomatico israeliano torna a rilanciare e a ufficializzare risposte e contraccolpi, annunciando che il suo Paese negherà il visto di ingresso a funzionari delle Nazioni Unite. E la reazione di Israele alle affermazioni di Guterres continua a deflagrare e a estendere i confini di una battaglia combattuta anche al tavolo istituzionale.
S’infiamma la guerra diplomatica: Israele nega i visti ai funzionari Onu
Insomma, con la guerra che divampa al fronte ormai da 19 giorni, anche la battaglia diplomatica s’infiamma. L’ambasciatore israeliano all’Onu, Gilad Erdan, rincara la dose dopo le parole di ieri del segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, del quale ha chiesto le dimissioni. E afferma che Israele non concederà visti ai funzionari delle Nazioni Unite. «A causa delle sue dichiarazioni negheremo il rilascio di visti ai rappresentanti Onu – ha detto l’ambasciatore alla radio militare israeliana –. Abbiamo già negato il visto al sottosegretario generale per gli Affari umanitari, Martin Griffiths». Un annuncio seguito da un commento ancor più forte: «È giunto il momento di dare loro una lezione», ha incalzato nelle dichiarazioni rilanciate dal Times of Israel.
L’ambasciatore di Israele all’Onu, Gilad Erdan: «Serva da lezione»
Non solo. Nelle scorse ore il ministro degli Esteri Eli Cohen, presente a New York, ha rifiutato di incontrare Gueterres, proprio mentre l’ambasciatore israeliano Gilad Erdan ne invocava le dimissioni immediate. Per il rappresentante israeliano «un segretario generale dell’Onu che mostra comprensione per la campagna di sterminio di massa di bambini, donne e anziani non è adatto a guidare l’Onu. Lo invito a dimettersi immediatamente». E per il ministro Cohen «dopo il 7 ottobre non c’è spazio per un approccio equidistante. Hamas deve essere cancellato dal mondo», perché se non sarà fermato «l’Europa sarà la prossima ad essere colpita». Se non agisce «avrà i terroristi alla porta»…