Estratto dall’articolo di Francesca Galici per IlGiornale

Nessun dossieraggio dalla maggioranza sul giudice: Meloni rivendica il diritto di sollevare dubbi sull’imparzialità del giudice di Catania, Giorgia Meloni, incalzata dai giornalisti, da Granada torna sul caso di Iolanda Apostolico e sulla sua presenza alla manifestazione contro Salvini nel 2018 in cui sono stati fatti cori contro la polizia. “Al di là del tema delle dimissioni, penso che sia oggettivamente legittimo chiedersi se una persona che partecipa a quella manifestazione, su quel tema, poi nel momento in cui decide su quel tema poi lo faccia senza un pregiudizio, o con un pregiudizio“, spiega Meloni, ribadendo un concetto sul quale anche gli esponenti dell’opposizione hanno concordato: un giudice non dev’essere solo imparziale nelle sue sentenze, deve anche apparire come tale. Se non lo fa, espone inevitabilmente il fianco a retro pensieri e dubbi sul suo operato.

Caso Apostolico, la sinistra parla di “dossieraggio”. La questura: “Il video non è tra gli atti”

Il presidente del Consiglio ha poi liquidato come “strumentale” la polemica sul dossieraggio sollevata dalle opposizioni. Infatti, ha spiegato che “Salvini non mi ha parlato del video“, ma “era una manifestazione pubblica” e la giudice era lì, non c’è niente di “occulto“. Il dubbio che viene sollevato, prosegue Meloni, “è legittimo e io l’ho detto molto prima di sapere della partecipazione alla manifestazione, perché trovo che le motivazioni di quella sentenza, con cui si dichiara illegittimo un decreto del governo per ragioni di incompatibilità con la normativa Ue e con la Costituzione, che è stato però controfirmato dal capo dello Stato, e che nel merito stabilisce che un migrante non possa essere rimpatriato perché le sue condizioni, le sue caratteristiche fisiche sono quelle che cercano i cercatori d’oro in Tunisia, è legittimo chiedersi se possano esserci dei vizi“.

E, appunto, in merito al dossieraggio dice: “Partecipi a una manifestazione, lo rivendichi. Il dossieraggio è un’attività che di solito si fa, occulta, per tirare fuori le cose che non si sanno. Se uno sta in una manifestazione con il proprio volto, in prima fila, dietro uno striscione, che dossieraggio è? Stai lì, lo rivendichi….che poi uno possa dire e segnalare che nelle decisioni ci possa essere un pregiudizio, mi pare perfettamente legittimo. E penso che anche voi, nella vostra onestà intellettuale, ve ne rendiate conto“. Così ha concluso il presidente del Consiglio rivolgendosi ai cronisti presenti a Granada.

 

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