Fonte:LiberoQuotidiano

Nervi tesi a DiMartedì, su La7, tra Italo Bocchino ed Elisabetta Piccolotti sul caso di Aboubakar Soumahoro e l’arresto di moglie e suocera. La deputata di Sinistra italiana, ex compagna di gruppo dell’onorevole-bracciante, attacca il governo sulla manovra: “C’è una bella differenza tra far pagare una patrimoniale alle case dei milionari oppure togliere la sanità alle persone comuni”.

Il direttore editoriale del Secolo d’Italia sfrutta il gancio per portare la discussione sullo scandalo Soumahoro: “Facciamo pagare qualcosa alla moglie di Soumahoro di cui tu hai candidato il marito”. “La moglie pagherà…”, balbetta la Piccolotti.

Bocchino insiste: “Vive in una villa lussuosissima pagata dalla moglie con i soldi che ha rubato al cibo degli immigrati. L’hai candidato tu!“. “Io non ho candidato nessuno”, replica ancora la deputata di Sinistra italiana, sempre più impacciata. Bocchino allora si corregge subito, riferendosi al leder di Sinistra italiana Nicola Fratoianni, consorte della sua interlocutrice: “Tu e tuo marito, tuo e tuo marito l’avete candidato”.

“Immaginavo un intervento del genere, non si può parlare di temi che loro tirano fuori sempre qualcos’altro. Ci sono decine di condannati nel centrodestra in parlamento, che loro hanno eletto. Noi abbiamo candidato Soumahoro e non sapevamo nulla di questa storia, siamo stati probabilmente un po’ ingenui, siamo molto delusi e anche un po’ incaz***i, se devo dire la verità. Soumahoro non è indagato e non è più nel nostro gruppo, perché la differenza tra noi e voi è che quando qualcuno non paga i lavoratori e vive nel lusso finisce fuori dal gruppo, mentre la Santanchè è ancora ministra e ancora in Fratelli d’Italia”. “Ha pagato tutto”, ribatte Bocchino.

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