Fonte:LiberoQuotidiano

Stesso colore del vestito, il grigio. Capelli raccolti, occhi lucidi, un filo di trucco. L’immagine circola sul web e alimenta il sospetto: il video di scuse di Chiara Ferragni è stato copiato da una attivista palestinese? Il 16 dicembre – ovvero due giorni prima delle scuse dell’imprenditrice digitale – l’attivista palestinese Salma Shawa ha pubblicato su Instagram un video in cui si mostra con un abbigliamento identico a quello poi proposto dalla Ferragni. Coincidenze o strategia copiata? Di sicuro il contenuto è diverso: Chiara nel video si scusa perla multa dell’Antitrust e annuncia una donazione al Regina Margherita, la palestinese parla della situazione di Gaza.

Nel suo reel, in particolare, la Ferragni si è rivolta ai suoi quasi 30 milioni di follower per chiedere loro scusa per quello da lei definito un “errore di comunicazione”. L’Antitrust, invece, ha parlato di “pratica commerciale scorretta”, multando sia l’influencer che l’azienda dolciaria Balocco per la questione del pandoro solidale risalente all’anno scorso. Secondo l’Autorità, l’errore sarebbe stato quello di aver fatto credere ai consumatori che, comprando un pandoro, avrebbero contribuito a fare beneficenza all’ospedale Regina Margherita di Torino. In realtà non sarebbe andata così. La donazione, del valore di 50mila euro, sarebbe stata fatta solo da Balocco mesi prima dell’avvio dell’iniziativa con la Ferragni. Il video dell’imprenditrice digitale, in ogni caso, avrebbe sortito l’effetto sperato, raccogliendo parecchi consensi sui social.

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